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Antonio Marcello Villucci

SCULTURE D’ETA’ ROMANA DAL TERRITORIO DI “ALLIFAE”

(In AA. VV. “Il Territorio Alifano – Archeologia, Arte, Storia”, 1990, pp. 160-161)

Ara funeraria cilindrica con festoni e teste taurine.

Pietra calcarea ; h. cm. 54; diam. cm. 37.

Il coronamento è privo della parte superiore. Superficie corrosa e scheggiata.

Provenienza: ignota. Si conserva a Raviscanina, in piazza Umberto I, incastrata nel piano stradale, presso il muro di cinta della villa comunale.

L’ara cilindrica, ricavata da un unico blocco, presenta la base non visibile, perché incastrata nel piano stradale.

L’origine di questo tipo di monumento è da ricondurre all’ambiente insulare greco, da dove si sarebbe diffuso in territorio italico (con prevalenza in quello settentrionale) attraverso le fiorenti vie commerciali sviluppatesi tra Oriente, Grecia ed Occidente. Esso ebbe particolare diffusione nel mondo romano nel tardo I sec. a.C. e si differenzia, a secondo dei luoghi, con funzione di segnacolo funerario, di ara-ossuario, ma anche di altare votivo.

Nell’esemplare in esame il fusto è decorato da tre corpose ghirlande sospese a teste taurine. Il simbolismo espresso dalla ghirlanda si rifà ad un’età molto antica in cui vere ghirlande di fiori, foglie e frutta decoravano i monumenti religiosi. Delle ghirlande, molto erose, con al di sopra una rosetta, si intravedono i contorni e l’aggetto (rispetto al piano di fondo) delle estremità. È impossibile precisare, date le condizioni estremamente precarie del pezzo, se fosse una ghirlanda di fiori, foglie e frutti o solo di foglie, di quercia o di alloro.

Per quanto riguarda le teste taurine, inquadrate da pesanti tenie verticali, esse sono di forma tozza, quadrangolare e vanno restringendosi verso il basso; al di sopra del muso il setto nasale non è segnalato; le orecchie sono rese di prospetto. Gli occhi, rotondi e sporgenti, presentano pupille cordonate. Le corna sono corte e semilunate.

Questo motivo decorativo, particolarmente diffuso nell’ambiente microasiatico e adottato dal tardo-ellenismo italico per la decorazione architettonica, è presente sugli altari dell’area centro-italica, con funzione decorativa e insieme simbolica del sacrificio.

Inequivocabili affinità si riscontrano nella decorazione con ghirlande e teste taurine con monumenti similari da Terni, in S. Alò, del periodo tardo-repubblicano, da S. Giovanni Incarico, da Muro Lucano, ascrivibili allo stesso periodo. La koiné culturale, ispiratrice delle manifestazioni in esame, è qui rappresentata da un prodotto dalle forme schematiche e semplici. Tenendo presenti i confronti esposti, l’ara cilindrica di Raviscanina risulta collocabile entro la fine del I sec. a.C.

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