Martone_periodo sannitico

Ing. Gabriele Martone

RUPECANINA

II edizione

1981

(pp. 19-22)

(...)

Sopravvenne poi la seconda migrazione di popoli di lingua Ariana: I Sanniti, che assorbirono gli Osci che parlavano la stessa loro lingua e fondarono una confederazione di gruppi di città federate. Il gruppo più importante era quello dei Sanniti Pentri, sorto attorno alla montagna del Matese, così chiamato nella lingua mediterranea e che fu ribattezzato Tifernum; i centri principali del gruppo erano: Boiano capitale di tutti i Sanniti, Sepino, Telese, Alife, Isernia...

I Sanniti vennero a conflitto con i Romani e furono sconfitti dopo tre terribili guerre; ricordiamo gli episodi delle Forche Caudine dove G. Ponzio Erennio catturò tutto l’esercito romano, ed il giuramento della Linteata in Akkudunniad (Aquilonia), la legione sannita che fu distrutta, sigillando la sottomissione del Sannio.

Per ciò che riguarda la zona Alifana ricordiamo T. Livio lib. VIII cap. 35: Eodem tempore etiam in Samnio res prospere gesta est. Tria oppida in potestatem venerunt, Allifae, Callfae, Rufriumque. Rufrium sannita da non confondere con Rufrae, attuale Presenzano in Campania, doveva corrispondere probabilmente alla Sperlonga della leggenda.

Ma il nome Sperlonga, molto posteriore, forse dell’alto medioevo, doveva derivare, non dalla forma allungata, ma da Spelonga, il grandioso criptoportico della contrada Taverna di Sant’Angelo.

È da notare che città sannite, corrispondevano alle diverse tribù, unite dalle convenzioni tribali, ma costituite da gruppi di case sparse. Ogni tribù aveva poi uno o più luoghi fortificati (oppida) nei quali si rifugiavano in caso di pericolo: es. Boiano aveva la Civita, Sepino la Terravecchia, Telese il monte Acero e le fortificazioni presso Faicchio, Alife il monte Cila ed il colle di Rupecanina (Rufrium), Isernia l’Acropoli...