Martone_grotta di san Michele

GROTTA E SANTUARIO DI SAN MICHELE

(in Rupecanina, II edizione, 1981, pp. 50-51)

di Gabriele Martone

Alle falde meridionali della collina del castello, sovrastante alla sorgente Fiume Grato si apre una vasta grotta non del tutto esplorata.

Nel fondo di essa, i longobardi, non sappiamo se cattolici o ariani, eressero un santuario, che consta di un tabernacolo che ricopre un altare, due nicchie volgarmente dette “fornacelle” ed una vasca rotonda, forse un battistero, dedicato tutto a San Michele Arcangelo protettore della nazione longobarda.

Nelle costruzioni rozze si notano anche tracce di pittura primitive, che non sono più visibili per gli affumicamenti dei fuochi accesi dagli sfollati forestieri.

All’entrata della grotta, si nota una perforazione nella viva roccia, ed in quella dirimpetto come un tentativo di perforazione, fatto con una zampa con lunghi unghioni.

Questa caverna dovette essere certamente dimora dell’uomo primitivo e sarebbe necessaria l’esplorazione completa e la sistemazione di essa.

La grotta si trova in territorio di Sant’Angelo al confine con quello di Raviscanina...