Iscrizioni inedite da Corfinium

Marco Buonocore

Iscrizioni inedite da Corfinium

in "L'antiquité Classique", 54 (1986), pp. 292-299


La peligna Corfinium, municipio romano dopo il 90 d.C.[1] l, possiede uno dei più ricchi patrimoni epigrafici nell'ambito della regio IV augustea[2]; ma il continuo saccheggio del territorio da parte di privati (mancano, infatti, scavi sistematici) rende difficoltosa una visione completa della zona; numerose sono le località limitrofe al centro adibite ad aree di sepoltura che attendono ancora un sondaggio definitivo. In questa sede vorrei presentare sette iscrizioni provenienti dalla località «Impianata» da dove provenivano altre iscrizioni locali già note:

EE VIII 150[3]

EE VIII 151[4]

EE VIII 153[5].

Di queste sette, quattro furono rinvenute de 1982 duranti i lavori di costruzione della nuova condotta idrica di Corfinio (nrr. 2, 3, 6, 7), le altre tre (nrr. 1, 4, 5) furono rinvenuto nell'inverno 1982-1983 durante i lavori per l'allestimento di un vigneto; fatta eccezione del nr. 6, che attualmente è conservata nel Museo Comunale di Corfinio[6], tutti i documenti si trovano attualmente (aprile 1983) nel giardino del sig. Bruno Margiotta proprietario del fondo, che ringrazio per avermi offerto la possibilità di fotografare e studiare il materiale suddetto...

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Le sette iscrizione che presento fanno parte di un gruppo molto più ampio di testimonianze epigrafiche che sarà inglobato nel fascicolo di Corfinium per i Supplementa Italica a cui da tempo sto lavorando.


[1] Per un approfondimento dei problemi storici concernenti Corfinium vd. principalmente Ch. Hülsen, s.v. Corfinium, in RE IV, 1 (1900) 1226-1227 ; C. Veith, Corfinium. Eine Kriegsgeschichtliche Studie, in Klio 13 (1913), pp. 1-26 ; Ν. Colella, Corfinium. Ricerche di topografía, in Atti e Memorie del Convegno Storico Abruzzese-Molisano (1931), II, Casalbordino 1935, pp. 435-445 ; M. Hofmann, s.v. Paeligni, in RE XVIII, 2 (1942) 2227-2271 ; V. Cianfarani, Cesare tra i Peligni, in Abruzzo 1 (1963), pp. 56-78 ; F. Van Wonterghem, Corfinium van italische nederzetting tot romeins municipium (tesi inedita di dottorato), Leuven 1965 ; Id., Corfinium. Archeologische en topographische bronnenstudien (tesi inedita di dottorato), Leuven 1967 ; E. Gabba, Urbanizzazione e rinnovamenti urbanistici neu "Italia Centro-Meridionale del I sec. a. G, in SCO 21 (1972), pp. 86, 97-98 ; Van Wonterghem, Note sulla topografía e l'urbanistica di Corfinium, in Bulletin de l'Institut Historique Belge de Rome (Miscellanea Ch. Verlinden) 44 (1974), pp. 641-650 ; H. Devijver - Van Wonterghem, Il «campus» nell'impianto urbanístico délie città romane: testimonianze epigrafiche e resti archeologici, in Acta Archaelogica Lovaniensia 20 (1981), pp. 49-57 ; Van Wonterghem, Forma Italiae (regio IV : Superaequum-Corfinium-Sulmo), Firenze 1984, pp. 113-222, 310-321.

[2] Per quanto riguarda il materiale epigrafico di Corfinio fino ad ora pubblicato vd. CIL IX 3121a ; 3144-3301 ; 6078,103 ; 6080,23 ; 6081,8c. 10a. 17. 19. 21. 23c. 33a. 40a. 42. 44. 48. 66. 82; 6082, 4. 5. 9a-b. 14. 16. 19. 24. 30. 33a. 38. 46. 52. 58. 63. 66. 76. 81a. 84. 86. 87. 91. 93. 94. 96. 98b. 99. 100. 101. 107; 6084, 5 ; 6089, 1. 2. 3. 4. 6 ; 6322-6346 ; 6388, 52. 3 ; 6389, 2 ; 6408b-6412a; EE VIII 138. 141. 145-146. 148-156. De Nino, in Notizie degli scavi (1877), pp. 21-27. (1878) pp. 726-729. (1885) p. 206. (1890) pp. 193-194. (1892) p. 123. (1894) pp. 179, 195, 317, 386. (1896) pp. 52, 170-171, 490. (1898) pp. 77-78. (1899) pp. 299, 399-400. (1902) pp. 124-125, 469-470. (1903) pp. 515-516. (1906) p. 416. G. Annibaldi, Regio V (Abruzzi) - Contributi al CIL. Iscrizioni inédite nei musei di Corfinio e di Sulmona, in Epigraphica 20 (1958), pp. 14-28. G. Colonna, Urne peligne a forma di cofanetto: contributi allo studio dei rapporti etrusco-sabellici, in RAL 14 (1959), pp. 297-308. Van Wonterghem, Corfinium van italische, cit. Id., Ritratti della famiglia giulio claudia in territorio peligno (Roma 1973). Id., Antiche genti peligne, Quaderni del Museo Cívico di Sulmona (Sulmona 1975). G. Pací, Nuovi documenti epigrafici della necropoli romana di Corfinio con preambolo sulla scoperta di G. Messineo), in Epigraphica 42 (1980), pp. 31-64. M. Buonocore, Supplemento al CIL, IX : iscrizioni latine inedite nel Museo Nazionale di Chieti, ibid. 44 (1982), p. 173 nr. 3. Van Wonterghem, Forma Italiae, cit. Per quanto concerne il materiale epigrafico dialettale vd. infra nel testo e alla nota 7.

[3] È un'urna in calcare priva del coperchio ; il campo iscritto ribassato è riquadrato da una cornice modanata; la superficie iscritta è liscia; tutte le altre facce sono appena pettinate; l'interpunzione è triangoliforme. Misure : cm. 62,3 x 37,8 x 25,9; campo epigr. 42,5 x 24,5; alt. lettere 6,2-2,1. È conservata nel Museo cívico di Corfinio. Bibl.: Ν. Colella, Ms. Archivio Centrale dello Stato (EUR), MPI, AABBAA, Antichità e scavi, II versamento, I serie, busta 13, fase. 221 (un'altra copia è conservata nella Biblioteca Capitulare Valvense presso la Cattedrale di S. Pelino, con aggiunte e note dei canonici Francesco Lucci e Cesiro Di Francescantonio), Corfinio 23 marzo 1903, nr. Β 36. Van Wonterghem, Corfinium van italische, cit., pp. 208, 230, 242. Id., Forma Italiae, cit., p. 175 - linn. 5-7: VEC ET SER / BENEMERITO male Colella.

[4] Si tratta di una stele in calcare rovinata lungo tutti i margini; la superficie anteriore ospita superiormente il campo epigrafico ribassato e riquadrato da cornice modanata; il retro è liscio; gli interpunti sono triangolari; la superficie iscritta è danneggiata. Misure: 152,3 x 48,3 x 17; campo epigrafico 45,2 x 38,3 x ; alt. lettere 2,3 - 1,8. Si conserva nel giardino antistante al Museo Civico di Corfinio (nr. neg. Archivio Soprintendenza Arch. Chieti: 7832). Bisogna rettificare parzialmente la lettura dell'EE come segue: T. Peticio Cf. Seq/uano; T. Peticius / T. l. Hispanus, Penda / T. l. Caris (!) /posierunt (lin. 1 P. pro T: ; lin. 3 Petcia EE). Bibl.: Colella, Inventario, cit., nr. D 72 (linn. 3 e 4: Petici[a]; posuerunt) ; vd. anche Van Wonterghem, Corfinium van italische, cit., p. 222 (dove viene seguita la trascrizione dell'EE). Infine per le particolarità linguistiche vd. M. G. Tibiletti Bruno, La romanizzazione lingüistica dell'Abruzzo e del Molise, in Abruzzo 19, 3 (1976), pp. 1 19, 132, 146, 150.

[5] È una stele in calcare ben conservata con interpunzione «a virgola»; tutte le superfici sono lisce ad eccezione del retro che si presenta sbozzato. Misure: cm. 135,2 x 53,4 x 20,3; alt. lettere: 9,5 - 4,5. È conservata nel Museo Civico di Corfinio (nr. 49; nr. neg. Archivio Sopr. Arch. Chieti: 7891). Bibl.: Colella, Inventario, cit., nr. D 73. Van Wonterghem, van italische , cit., pp. 193, 226. Id., Antiche genti, cit., pp. 12, 13, 20. Tibiletti Bruno, o.c., pp. 129, 150. Van Wonterghem, Forma Italiae, cit., pp. 167, 175.

[6] Si spera quanto prima che il materiale epigrafico del museo Civico di Corfinio venga ben ordinato e catalogato.