Domenico Luigini

Marco Buonocore

CENTO ANNI DOPO L'ESPERIENZA EPIGRAFICA DI DOMENICO LUIGINI. QUALE FUTURO?

in R. Pagano - C. Silvi (cur.), Atti Giornata di Studi. S. Lucia di Fiamignano (Rieti), 1 dicembre 2007, Roma 2008, pp. 85-98

Nel 1907, a firma di Domenico Lugini, vedevano la luce a Rieti, per i tipi di Pietro Petrongari, le Memorie storiche della Regione Equicola ora Cicolano. Nato a S. Lucia di Fiamignano il 17 gennaio 1857 e ivi morto il 5 luglio 1922, Domenico Luigini continua ad essere un riferimento unico per studiosi e ricercatori interessati al Cicolano e alla Valle del Salto, per aver dato un grande contributo alla conoscenza della storia della sua terra. A distanza di quasi un quarto di secolo dai capitoli LXXXVIII e LXXXIX del Corpus Inscriptionum Latinarum IX riservati da Theodor Mommsen all’edizione delle iscrizioni latine degli Aequiculi e di Cliternia, per cui si era giovato dell’autorevole autoscopia di Heinrich Dressel, Lugini volle nuovamente ripercorrere l’itinerario intrapreso dalla scuola tedesca, riconsiderando quanto era stato già trasmesso dalla raccolta epigrafica berlinese e portando a conoscenza quei documenti iscritti che solo la sua conoscenza capillare di quella zona era in grado di compiere. Anche perché, ed è bene precisarlo in questa sede, se si eccettuano occasionali registrazioni di taluni documenti effettuate da quei consueti corporum conditores, quali Mariangelo Accursio, Aldo Manuzio o Pirro Ligorio, oppure di alcuni studiosi abruzzesi del Settecento, come Francesco Saverio Gualtieri, od anche segnalazioni del primo Ottocento riconducibili a Raffaele Garrucci e Gaetano Ricci, l’epigrafia equicolana aveva visto come raccolta generale, prima del CIL, solo il “saggio storico”, in due volumi, di Felice Martelli Le antichità de’ Sicoli primi e vetustissimi abitatori del Lazio e della provincia dell’Aquila, pubblicati a L’Aquila tra gli anni 1830 e 1835, di cui tutti noi conosciamo i limiti, i difetti e le inesattezze. D’altronde, come ben si sa e come più volte è stato indicato, i volumi del CIL furono per numerosi “studiosi locali” non solo un insostituibile riferimento scientifico ma talvolta motivo anche di un approfondimento delle loro res patriae. Inoltre, dopo l’Unità d’Italia, le Deputazioni di Storia Patria, facendo proprio lo spirito dei traguardi conseguiti dall’opera muratoriana, invitavano soprattutto quegli studiosi ben radicati in specifiche realtà regionali a riportare alla luce ogni tipo di documentazione attinente alla storia della loro regione, fino ad allora sconosciute o, il più delle volte, appena scandagliate. Vide così in Italia tra la fine dell’Ottocento ed il primo Novecento il fiorire di una ricca e variegata bibliografia di settore, meritevole anche oggi della massima attenzione soprattutto perché non è stata ancora pienamente analizzata al fine di quella serenità di giudizio più volte auspicata. Domenico Lugini, che Mommsen avrebbe indubbiamente annoverato tra i fautores del CIL, s’inquadra perfettamente in questo panorama post-unitario, e le Memorie storiche (un titolo ampiamento “sfruttato” per analoghe imprese editoriali proprie di questo arco cronologico), con le sue luci e le sue ombre tipiche di questa periferica produzione a stampa, rappresentano un traguardo per la storia degli studi epigrafici della res publica Aequiculanorum e di Cliternia di un certo interesse.

In questa sede vorrei soffermarmi sul ricco capitolo intitolato Monumenti epigrafici del Cicolano - inserito alle pp. 93-121 del volume - che trasmette 79 documenti epigrafici. Di ciascuna iscrizione, oltre ad offrire la trascrizione in caratteri capitali (non sempre corrette, tuttavia, sono la lettura e la versuum divisio), l’autore indica il luogo di conservazione allora conosciuto ed i maggiori riferimenti bibliografici (ma del Mommsen cita ancora le Inscriptiones Regni Neapolitani Latinae del 1852), non disdegnando talvolta di attardarsi sugli aspetti tettonici del manufatto (materiale e decorazione) e grafico formali del dettato epigrafico (forma delle lettere e degli interpunti), cercando anche, ma con risultati non sempre soddisfacenti, di addivenire a spiegazioni esegetiche... Leggi tutto