Visita al Criptoportico e al Museo di Alife

30 marzo 2014

“Come api bottinatrici abbiamo volato sui fiori rappresentati dalle antiche iscrizioni e abbiamo spremuto tutto il nettare da quelle che siamo riusciti a trovare grazie agli studi, ad amici, ad appassionati, alla fortuna e ai nostri occhi. Fatta una larga messe dei testi, ce ne tornavamo in patria, dove i lunghi inverni conciliano la concentrazione nel chiuso dello studio, mettendo a frutto quanto avevamo provveduto a raccogliere, consci di rendere un servizio alla nostra patria, che acquista lustro per aver allevato seri studiosi, all’Italia, valorizzandone ed incrementandone il già vasto patrimonio culturale, e al mondo, mettendo a disposizione di tutti le informazioni acquisite sul mondo antico, attraverso l’ermeneutica dei testi epigrafici”...

(testo tratto da H. Solin, Avventure laziali e campane - Dal diario di un epigrafista, 2013, p. 400)