Marrocco_Grotta di San Michele

LE GROTTE SACRE DEL MEDIO VOLTURNO

(in Annuario ASMV 1993, pp. 191-196)

di Dante B. Marrocco

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Sant’Angelo-Raviscanina

L’ingresso della grotta si apre a metri 230 sul mare, al confine Sud Est dei comuni di Raviscanina e Sant’Angelo d’Alife.

“Le strade di accesso al luogo dove è situata la grotta sono due: quella tracciata in territorio di Sant’Angelo, aperta negli ultimi anni, completamente asfaltata, e quella proveniente da Raviscanina, più antica ma meno agevole, più bella ma non interamente carrozzabile”. All’interno “la visibilità è mediocre, diventa però discreta nel tardo pomeriggio, quando il sole penetra con la sua luce fin dove si ergono le costruzioni”.

La roccia antistante all’entrata è stata spianata, tanto da formare un piccolo spazio. Più in alto è stato costruito un altro muro per impedire la caduta delle pietre innanzi all’ingresso. Guardando dalla pianura, a destra dell’ingresso sorge una cappella recentemente rifatta, nella quale sono stati trasferiti i riti, per secoli celebrati nella grotta.

“L’ingresso della grotta è di forma pressoché triangolare, la larghezza basale è di circa metri 3,50 l’altezza di circa metri 7”.

“La grotta ha una lunghezza di m 25 ed una larghezza di m 11,50 ed ha l’aspetto di un’altissima piramide inclinata, dal cui vertice un foro lascia penetrare una fioca luce. Il piano di calpestio è di notevole pendenza a partire dall’entrata e per circa m 10 presenta due rampe con sette rozzi scalini...”.

Un altare sottostante ad un tabernacolo, testimonia l’adattamento religioso della caverna. Il tabernacolo ha la base perfettamente quadrata, e una cuspide molto bassa. Ogni lato della costruzione è di m 2,50, l’altezza di m 3. Di fianco, a circa metri 4, sorge un’edicola alta m 1,90 sulla quale appaiono tracce di pittura. Potrebbe esservi stata dipinta l’immagine tradizionale dell’Arcangelo. Si notano pure due nicchie, dette fornacelle, e una vasca rotonda. Quanta emozione doveva suscitare nell’animo dei fedeli il servizio divino dell’8 Maggio nelle viscere della terra!

Dietro l’altare, un cunicolo porta ad altro ambiente sotterraneo, caratterizzato da una grossa stalagmite. Dall’autunno alla primavera vi si sente un rumore di acque correnti in profondità.

La grotta è di natura carsica. Lo scavo è prodotto da acque sotterranee che scendono dai monti retrostanti.

“La chiesetta – di cui si accennava – ha rimpiazzato quella preesistente, da cui differisce per tecnica di costruzione, stile e collocazione”.

Rimangono leggendarie le comunicazioni della grotta col sovrastante castello, e nientemeno l’altra col monte Gargano.

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