Armamento e guerra nell'Italia preromana

Gianluca Tagliamonte

Armamento e guerra nell'Italia medio-adriatica preromana,

in «Valerio Cianfarani e le culture Medioadriatiche» Atti del convegno (Chieti-Teramo 27-29 giugno 2008),

Quaderni di Archeologia d’Abruzzo, II, Firenze, Tip. Il Bandino, 2012, pp. 381-392;

Tracciare un bilancio sul progresso che gli studi e le ricerche sull’armamento e la guerra nel mondo medio-adriatico hanno segnato nel corso dell’ultimo trentennio, ovvero dal momento della scomparsa di V. Cianfarani, significa per molti aspetti ripercorrere buona parte della storia stessa dell’esplorazione archeologica condotta in Abruzzo e Molise nel periodo in questione, tale è l’incidenza che nell’evidenza documentaria ad oggi disponibile il riferimento alla dimensione bellica assume. Soprattutto a livello di Realien, e in particolare per quanto riguarda la documentazione archeologica di ambito funerario (che ha conosciuto in questi decenni uno straordinario incremento), non si può non registrare un tale dato.

Si può anzi probabilmente affermare che, a parte quelle marchigiane, o meglio picene, in nessuna altra regione d’Italia le necropoli di età preromana hanno restituito un armamento tanto vario e ricco, sempre aggiornato.

La percezione dell’importanza che l’armamento e la guerra rivestivano all’interno delle culture e delle società di area medio-adriatica appariva ad ogni modo già bene chiara allo stesso Cianfarani, quantunque minore fosse la consistenza dell’evidenza archeologica all’epoca nota. Al momento di redigere i suoi lavori, tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, difatti, la base documentaria sulla quale Cianfarani fondava le proprie argomentazioni relativamente all’armamento medio-adriatico era in sostanza rappresentata dai dati desumibili dalle necropoli di Alfedena (scavi Mariani), Capestrano, Atri, Loreto Aprutino e, in minima parte, Campovalano, nonché dalle indicazioni fornite dalla scultura funeraria medio-adriatica, a cominciare ovviamente dal Guerriero di Capestrano. La specifica bibliografia era in pratica limitata all’articolo di D. Rebuffat-Emmanuel sui ceinturons italiques e a quelli di G. Colonna sui cinturoni a placche di area capenate e sui dischi-corazza centro-italici. A ciò corrispondeva, da parte di Cianfarani, un approccio fortemente legato a una prospettiva di studio di tipo antiquario, come ad esempio dimostra l’accurata analisi riservata all’armamento del Guerriero di Capestrano (fig. 1).

Negli anni e nei decenni successivi alla scomparsa dello studioso, il rinnovato interesse verso il mondo medio-adriatico, che proprio l’opera di Cianfarani aveva in modo determinante contribuito a suscitare, si è concretizzato in una serie di studi e ricerche, peraltro costantemente sollecitate da continue scoperte archeologiche, effettuate quasi sempre nell’ambito delle ordinarie attività di tutela di quella Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise che per oltre un quarto di secolo Cianfarani aveva diretto. Alquanto considerevole è stato, in tal senso, anche l’incremento delle conoscenze relative all’armamento proprio delle popolazioni preromane dell’area medio-adriatica e al ruolo che, in tale contesto, ebbero l’attività guerriera e quella militare.

Senza entrare qui nel dettaglio, per ragioni di tempo e opportunità, si cercherà piuttosto di evidenziare alcune delle tendenze e degli indirizzi nei quali si è articolata e sviluppata la ricerca nel corso dell’ultimo trentennio.

Di una discreta fortuna hanno goduto gli studi di carattere classificatorio-tipologico sull’armamento, condotti soprattutto da ricercatori di lingua italiana e tedesca. Sebbene tali indagini siano state raramente rivolte in modo specifico all’armamento medioadriatico e abbiano più in generale riguardato quello di area italica (soprattutto in riferimento ai settori centrale e meridionale della Penisola), proprio l’incidenza che, a livello documentario, la documentazione archeologica di ambito piceno e medio-adriatico assume, ha fatto sì che quest’ultima avesse in esse un rilievo e uno spazio particolari…

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