Francesco Sirano
Francesco Sirano
Presentazione.
Il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum è il più settentrionale della costellazione di musei che potremmo definire “di seconda generazione” in Terra di Lavoro, intendendo come prima generazione quello che alla fine del XIX secolo condusse alla creazione del Museo Provinciale Campano di Capua. Come l'illustre precedente capuano, la cui attività fu intimamente legata a quella della Commissione Conservatrice dei Monumenti ed Oggetti di Antichità e Belle Arti, anche i musei statali della provincia di Caserta acquistano pienezza di significato nel contesto dell’azione di tutela e valorizzazione condotta dalla Soprintendenza Archeologica per le Province di Napoli e Caserta sempre più attenta ed incisiva nel corso degli ultimi quaranta anni. L'originario disegno di Fausto Zevi, ripreso e portato a compimento da Stefano De Caro, ha condotto all'apertura tra il 1995 e il 2004 dei musei dell’antica Capua e dei Gladiatore a Santa Mana Capua Vetere, di Atella a Succivo, di Teanum Sidicinum, dell’antica Calatia a Maddaloni, ai quali oggi si affiancano, sia pur con allestimenti non ancora definitivi, le sedi di Alife e Sessa Aurunca.
Si tratta, come ognuno ben si avvede, di un progetto ambizioso e vasto che ha raggiunto il suo scopo grazie alla competenza e allo sforzo corale del personale della Soprintendenza con la collaborazione di studiosi delle Università e professionisti esterni all’amministrazione. L'insieme dei Musei archeologici del Casertano è oggi una realtà preziosa, apprezzata a livello internazionale, seppure ancora troppo poco nota, ma comporta anche un quotidiano oneroso impegno tanto dal punto di vista della gestione, quanto di quello dello valorizzazione. I programmi futuri daranno continuità all’azione della Soprintendenza connotandola con accenti nuovi e differenti; intessendo un ancor più stretto e fecondo dialogo con i cittadini e le istituzioni locali. La Rete dei Musei del Casertano, alla quale il Ministero per i Beni e Attività Culturali ha aderito con sollecitudine, conterà sull’apporto degli istituti statali diretti da questa Soprintendenza come su altrettanti caposaldi di un sistema di conoscenza diffuso e aperto ad ogni istanza sia di divulgazione sia di approfondimento, sia di contaminazione culturale.
Il Museo di Teanum Sidicinum nel primo quinquennio di attività ha intrapreso con speditezza un percorso di radicamento nel territorio al quale hanno contribuito in forma sostanziale non solo le Istituzioni locali, il Comune, le Scuole, ai quali va reso il giusto merito, ma soprattutto le Associazioni di volontariato per la promozione della cultura e delle tradizioni di Teano. Sono testimonianza di ciò le oltre cinquantamila presenza di visitatori ma anche le decine di eventi, tra i quali si contano un buon numero di mostre temporanee, talune promosse dai Cittadini stessi con il supporto della Soprintendenza. Questa Guida è un meditato e agile contributo al tanto che resta da fare, sia dal punto di vista della promozione, sia dalla ricerca scientifica dalla quale solo possono venire ulteriori sproni alla divulgazione. Si tratta di un vademecum destinato anche a custodire vivo nel visitatore il ricordo dei reperti davvero unici tramandatici dall’antica civiltà sidicina, una delle rare popolazioni italiche cantonali in grado di esprimere la propria autonoma vivace cultura attraverso la straordinaria originalità dei beni materiali.
In fine, ma non da ultimo, si esprime gratitudine ed apprezzamento alla Camera di Commercio di Caserta che con un generoso contributo ha consentito di arricchire e migliorare la veste editoriale di un’opera che si augura possa trovare la migliore accoglienza nel pubblico.
Maria Luisa Nava
Soprintendente per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta.