Vincenzo Mazzacane
I LUCRI DI SOPRAVVIVENZA NELLE CONSUETUDINI DI TEANO
in «Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade Limitrofe» Anno II, n. 4, 1917, pp. 16-21
Ai «Capitoli immunità e grazie» dei quali si chiedeva la conferma al feudatario nel 1550, l'Università dì Teano faceva seguire gli Usus super dotibus et lucris che presentavano indubbiamente il compendio di consuetudini antichissime inserite per ottenerne il riconoscimento da parte del feudatario. Né le Concessioni precedenti, né gli usi che si riferiscono ai rapporti patrimoniali tra i coniugi, e che formano un capitolo distinto e per sé stante, mi risultano noti per le stampe, sebbene fin dal 1888 il Faraglia nella sua bella trattazione sui Comuni del Mezzogiorno li avesse inclusi in un elenco di statuti inediti, lasciandone sospettare l'importanza «per gli usi longobardi». Riservandomi di studiare in seguito l'organizzazione municipale di Teano, già solida anteriormente alla dominazione dei longobardi, autonoma e fiorente, mi limito qui ad esaminare fugacemente le interessanti consuetudini in tema di lucri di sopravvivenza, pubblicando questo solo capitolo degli Statuti di Teano, che - come dicevo - fa seguito al complesso delle disposizioni statutarie e sembra da esse indipendente e forse tradotto in iscritto in epoca anche più remota...