Pasquale Marco Fetto
Per Fra Carlo
in «Annuario ASMV 2003», pp. 63-66
Un pomeriggio di ottobre dell'anno 2002 conversavo cordialmente con il prof. mons. Salvatore Moffa, in casa sua, di tematiche umane, sociali e religiose, quando il colloquio si animò della vita e della testimonianza mistica di Fra Carlo di San Pasquale, al secolo Giuseppe Vitelli (1818-1878) da Cusano Mutri, monaco alcantarino morto in concetto di santità, e nacque la volontà di rinfrescarne la memoria con un articolo da pubblicare su L'Osservatore Romano.
Così avvenne e il 23 novembre dello stesso anno a pag. 7 del quotidiano della Santa Sede si leggeva "La ricca testimonianza del servo di Dio fra Carlo di San Pasquale" redatta da Salvatore Moffa.
La pubblicazione fu propedeutica per chiedere al parroco della chiesa di San Giovanni Battista in Cusano Mutri, don Pasquale Petronzi, e al Vescovo della Diocesi di Cerreto-S. Agata dei Goti, mons. Michele De Rosa, l'avvio al processo della sua beatificazione. I due si espressero favorevolmente, indicando la strada da percorrere.
La notizia infervorò i numerosissimi devoti di Fra Carlo, che da decenni speravano e pregavano che ciò avvenisse, tanto è vero che in massa (circa 1800 persone) accorsero alla prima riunione del 22 febbraio 2003, tenutasi nella chiesa di San Giovanni Battista, da cui ebbe origine l'Associazione Fra Carlo (496 soci fondatori e 190 soci ordinari), il cui Consiglio di Amministrazione, attualmente (marzo 2004), è così costituito: son Pasquale Petronzi (moderatore), Pasquale Marco Fetto (presidente), Maria Antonia Di Gennaro (vice presidente), Fernando Mongillo (tesoriere), Antonietta Civitillo (pubbliche relazioni), Giuseppe Mastrillo (segretario), Lucia Iannotti e Giovanni Andrea Fetto (consiglieri), Giovanni Basile, Maria Assunta Orsino, Ester Simeone, Giovanni Orsino e Domenico Ronca (revisori dei conti), Lucia Franco e Carmelina Mastrillo (aiuto segreteria).
L'Associazione ha lavorato su più fronti, mettendosi in contatto telefonico ed epistolare con i conventi che hanno accolto Fra Carlo o con quelli che dovrebbero custodire manoscritti riguardanti il servo di Dio: i conventi della SS. Trinità di Sepino, di San Giovanni dei Gelsi di Campobasso, di San Pasquale di Foggia, di Santa Chiara di Napoli, di Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese; e interpellando anche le persone più adatte a fornire notizie e scritti sul "Monaco santo" (il parroco Don Pasquale Di Fonzo di Mirabella Eclano, il prof. Edoardo Spagnuolo di Avellino, padre Demetrio di Casalbore).
Si riescono a ottenere solo poche notizie.
Edoardo Spagnuolo nel suo lavoro "Repressione a Mirabella Eclano dopo il 1860 - La persecuzione dei monaci alcantarini, s.l. 2001, a pag. 20 così riporta: «Il sindaco [di Mirabella Eclano Orazio De Mattia nel 1862, pressato da alcuni preti liberali a dar fastidio agli alcantarini del posto] ... il 17 febbraio inviò un rapporto al sottoprefetto di Ariano... Nel rapporto presento un lungo promemoria di accuse contro i monaci alcantarini P. Giustiniani, P. Luca, P. Gregorio, P. Innocenzo e P. Eliseo, semplici sacerdoti, Frate Felice e Frate Carlo, fratelli laici, e nei riguardi di don Raffaele Camarro, don Nicola Rosetti, don Giuseppe Petitti, don Prisco Tartaglia, D. Alessio de Bellis e D. Stefano de Simone. Di questi Frate Carlo, secondo il giudizio delle autorità liberali del posto, "era il più pericoloso perché nel volgo ha fama di Santo [!]"».
Mons. Nicola Gambino ne "L'immagine e la realtà", Grappone Mercogliano, 1995 a pag. 11, presenta Fra Carlo come santo per la comunità di Mirabella Eclano e poi continua «... Anche per fra Carlo fu avviato un processo canonico, che forse è rimasto da tempo annegato tra gli archivi che aumentano sempre di più...».
Dove e quando sia iniziato il processo canonico per Fra Carlo a tutt'oggi non è dato ancora sapere sia perché Gambino non cita la fonte sia perché non gli si può chiedere altro, in quanto morto nel 2000.
Essendo state scritte solo due biografie di Fra Carlo (Vacchiano B., Brevi cenni della vita del servo di Dio fra Carlo di S. Pasquale francescano di Cusano Mutri 1818-1878, Napoli 1966; Iazzetta-Lucioli, Vita del servo di Dio fra Carlo di San Pasquale laico alcantarino, edizione 1948 - 1966 - 1981 - 1984 - 1991), si è ritenuto opportuno scriverne un'altra, che mettesse maggiorente in luce l'eroicità delle virtù cardinali e teologali, vissuta da Fra Carlo.
L'incarico è stato affidato a Salvatore Moffa, che ha accettato con piacere e a titolo gratuito. Nel luglio 2003, infatti, dopo mesi di lavoro e ricerca, la biografia dal titolo "Le vette interiori di Fra Carlo di San Pasquale" viene completata e pubblicata a novembre dall'Associazione Fra Carlo di Cusano Mutri presso la tipografia Nuova Impronta.
La recensione del libro, operata da Giuseppina Bartolini Luongo, è stata pubblicata sul settimanale Messaggio d'Oggi dell'undici dicembre e su L'Osservatore Romano del 22-23 dicembre 2003. In essa la Bartolini Luongo classifica l'opera di Salvatore Moffa "tra le più nobilmente concepite e trattate". Poi continua: "Il titolo stesso del libro..., che indica le vette interiori del Santo, fa capo ad un crinale mirabile dell'umiltà, scelto fin dall'infanzia, oggettivato e seguito non senza personale arduo sacrificio da Fra Carlo, per cui il tragitto all'interno dell'educazione cristiana e cattolica riveste il dramma di un calvario tutto intimo e straordinario che egli non cessò di percorrere in solitudine e tra sacrifici inauditi, tenuto conto anche di un periodo storico esposto a mille contraddizioni d'ordine morale e politico.
La sua biografia intensamente vissuta nelle pagine di Mons. Moffa, ne fa un caposaldo della pietà umana affidata alla preghiera nel silenzio e nel nascondimento, al servizio degli altri, della comunità.
Ma, in effetti, l'autore del libro in questione, avvia e porta avanti il discorso di quel viaggio di vita assolutamente esemplare con eccezionale partecipazione, con animo commosso, attento al significato profondo dei passaggi salutari di un'esistenza che aveva posto la meta della sua salvazione, in assoluto, nella santità, senza remore e senza mezzi termini.
E da luogo, realmente, come di rado può accadere, ad un poema, di pagina in pagina, di capitolo in capitolo, soffuso di tenerezza, compiacimento del bene, consapevolezza della terribile legge della solitudine nell'eremitaggio e nell'astinenza. E tutto questo accede alla più pura poesia, laddove la parola poetica che nasce dal sentimento trova il suo aggancio strettissimo e altissimo nella quotidiana misura del sacrificio".
Nel frattempo si è cercato anche un buon postulatore.
Tramite il vescovo Michele De Rosa e il parroco Don Pasquale Petronzi, l'Associazione è riuscita a contattare il postulatore Padre Luca De Rosa e a invitarlo a Cusano Mutri per fagli constatare di persona la devozione popolare e gli innumerevoli miracoli di fra Carlo.
L'incontro è avvenuto il 3 gennaio 2004 nella chiesa di San Giovanni Battista in Cusano. Per l'occasione è stata anche presentata ufficialmente la nuova biografia del Monaco alcantarino, illustrata dalla parola di mons. Nicola Vigliotti.
Erano presenti davanti all'Assemblea e al Consiglio di Amministrazione dell'Associazione Fra Carlo: il vescovo Michele De Rosa, mons. Salvatore Moffa, mons. Nicola Vigliotti, padre Luca De Rosa (accompagnato dallo storico prof. Uldrico Parente), don Pasquale Petronzi e il sottoscritto, convocati per discutere sulla possibilità di iniziare il processo di beatificazione del Monaco santo.
Dall'incontro sono emerse la validità e la positività dell'avviamento del processo canonico sulla base dell'intensa e continua preghiera dei fedeli e dell'assidua ricerca di notizie biografiche di Fra Carlo.
Al momento restiamo ancora in attesa che tutto proceda al meglio nella totale remissione alla volontà di Dio.