Il grissino (ghërsin in piemontese) è una delle più celebri e diffuse specialità della gastronomia torinese.
Dal punto di vista geometrico, i grissini sono essenzialmente dei cilindri allungati - forme che in matematica vengono studiate nella geometria solida. La loro lunghezza tipica (15-30 cm) rispetto al diametro (pochi millimetri) crea un rapporto matematico particolare che influisce sulle loro proprietà fisiche, come la croccantezza e la facilità di rottura.
Il problema di impacchettare efficientemente i grissini in scatole o contenitori è un classico problema: trovare il modo ottimale di arrangiare oggetti lineari in uno spazio limitato, minimizzando sprechi e massimizzando stabilità.
Se inserisco un chicco di grano nell'impasto del grissino e poi allungo e ripiego l'impasto, quale risultato ottengo?
Quando si piega l'impasto ripetutamente, si crea quello che in matematica si chiama una "mappa di stiramento e piegatura" (stretch-and-fold map). Il chicco di grano segue una traiettoria caotica: la sua posizione finale diventa estremamente sensibile alla posizione iniziale e alle piccole variazioni in ogni piegatura.
Questo è l'effetto farfalla applicato all'impasto! Due chicchi inizialmente vicinissimi finiranno in posizioni completamente diverse dopo molte piegature.