Pin Art

Pin Art consente la creazione d’innumerevoli modelli, ha dei perni metallici detti PIN; una volta poggiati su una qualsiasi superficie in rilievo (per esempio un paio di forbici) riproducono l’oggetto in 3D. 

L’oggetto concreto

Pin Art è uno strumento iconico per la rappresentazione di forme tridimensionali. E’ possibile effettuare un parallelismo con gli strumenti digitali? La risposta è positiva nel senso che ogni perno può assumere un’altezza differente e quest’altezza può essere tradotta in un diverso colore. Su questo principio è basata la pixel art, una forma di arte digitale. Si tratta di una tecnica per costruire immagini che segue le orme della corrente pittorica detta del divisionismo.

Possiamo considerare l’immagine come formata da punti di forma quadrata detti pixel (dall’inglese picture  elements). Le immagini di questo tipo sono anche dette bitmap perché i pixel sono memorizzati all’interno del file grafico mediante una mappa di bit.

Le singole cifre del sistema di numerazione binario (0, 1) sono dette bit (dall’inglese binary digit).  Il bit rappresenta, quindi, il risultato della codifica di un messaggio affinché possa essere trasmesso. Come può essere possibile codificare immagini solo con i bit?

Proviamo a fare un po’ di calcoli. Se abbiamo a disposizione solo un 1 bit possiamo rappresentare 2 simboli, se abbiamo a disposizione 2 bit possiamo usare 22 cioè 4 simboli e così via secondo la regola: N = 2x dove N è il numero di simboli e x rappresenta il numero di bit a disposizione.

Associando alla lunghezza di ogni perno un numero binario avremo una bitmap colorata o in gradazioni di grigio o in 3D.