Cubito
Il cubito (in latino: cubitum, cioè gomito) era la misura di lunghezza più comune dell'antichità e ne troviamo traccia anche in epoca medievale. La misura precisa variava a seconda dei paesi, ad esempio il cubito reale egizio era lungo 52,3 cm e suddiviso in 7 palmi o 28 dita.
L’oggetto concreto
Le misure di lunghezza presero ovunque il nome da parti del corpo umano e, nell'uso comune, alcune di tali misure sussistono ancora oggi.
Nel Medioevo i costruttori delle bellissime cattedrali francesi utilizzavano uno strumento di misura che era formato da cinque aste articolate di diversa lunghezza. Tali misure corrispondevano a:
palmo, pari alla larghezza di una mano, pollice escluso;
4 dita, pari alla distanza tra indice e mignolo di una mano aperta;
spanna, pari alla distanza tra pollice e mignolo di una mano aperta;
piede, pari alla lunghezza dell'impronta del piede di un uomo;
braccio (o cubito), pari alla lunghezza dell'avambraccio misurata dal gomito all'estremità del dito medio.
Per comodità tali misure erano riportate su uno strumento snodato.
Da punto di vista matematico è interessante rilevare che tali misure erano multipli di un’unità chiamata linea (0,2247 cm).
Se riportiamo i dati in una tabella si può provare a verificare qual è il rapporto tra ogni misura e la precedente.