Macchina fotografica

La fotocamera, in italiano nota tradizionalmente come macchina fotografica, è lo strumento utilizzato per la ripresa fotografica e per ottenere immagini di oggetti reali archiviabili su pellicola (una volta) o su supporti elettronici. 

L’oggetto concreto

L'esposizione è definita come:

esposizione = intensità luminosa × tempo

e pertanto dipende dalla combinazione tra le impostazioni del diaframma, che regola l'intensità luminosa, e del tempo di esposizione.

Uno degli elementi fondamentali di una macchina fotografica è il diaframma, un'apertura solitamente circolare o poligonale, incorporata nel barilotto dell'obiettivo, che ha il compito di controllare la quantità di luce che raggiunge la pellicola (in una fotocamera convenzionale) o i sensori (in una fotocamera digitale) nel tempo in cui l'otturatore resta aperto (tempo di esposizione).

Nelle fotocamere, il diaframma può essere regolato su diverse aperture, distribuite regolarmente su una scala di intervalli detti f/stop o aperture diaframmali o più semplicemente diaframmi.

Comprende i seguenti valori:

1; 1,4; 2; 2,8; 4; 5,6; 8; 11; 16; 22; 32

I numeri f sono calcolati e ordinati in modo tale che chiudendo il diaframma di un'intera divisione si dimezza la quantità di luce che entra a impressionare la pellicola o i sensori; chiudendolo di 2 stop si diminuisce la luce a 1/4 e così via.

 

La sequenza dei valori di numeri f è, approssimativamente, una progressione geometrica di ragione √2.

In matematica, una progressione geometrica o successione geometrica è una successione di numeri tali che il rapporto tra un elemento ed il suo precedente è sempre costante. Tale costante è detta ragione della successione.


 Biblio/sitografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Diaframma_(ottica)