Dreidel


Un particolare tipo di trottola (Figura 8) è legata ad una usanza yiddish e si riferisce ad un gioco chiamato dreidel, diffuso nella comunità ebraica. Si basa su una trottola a quattro facce: su ciascuna delle facce è impressa una lettera dell'alfabeto ebraico: נ (Nun), ג (Gimel), ה (Hey), ש (Shin).


L’oggetto concreto

All'inizio di ogni turno, ogni partecipante mette sul "piatto" una puntata che può essere composta da una unità di denaro, una caramella, un cioccolatino, ecc.

Ogni giocatore fa girare la trottola. A seconda dalla faccia che appare dopo che la trottola ha smesso di girare si possono verificare quattro casi:

 

1.      נ Nun significa "nisht" (niente). Il giocatore non vince nulla.

2.      ג Gimel significa "gantz" (tutto). Il giocatore ottiene tutto nel piatto.

3.      ה Hey significa "halb" (metà). Il giocatore riceve metà del piatto, arrotondando se necessario.

4.      ש Shin significa "shtel" (inserito). Il giocatore aggiunge l'equivalente di una puntata iniziale al piatto.

 

La domanda più evidente è se il gioco favorisce uno dei giocatori oppure si tratta di un gioco equo.

Il primo giocatore che fa girare il dreidel ha più possibilità di vincere rispetto al secondo, e così via, i partecipanti che giocano dopo sono sfavoriti in quanto potrebbero non trovare nulla nel piatto.

Con una simulazione effettuata su dieci milioni di partite (fatto impensabile in termini umani) Paul Nahin ha pubblicato la seguente tabella, sufficientemente esplicativa:

 

L’oggetto virtuale

 

https://www.jewfaq.org/dreidel/#theDreidel


Biblio/sitografia


Nahin P., Sarai ancora vivo tra 10 anni?, Hoepli, 2015, pag. 83-86