BigMac

L’indice Big Mac è stato inventato nel 1986 come guida spiritosa per capire se le valute si trovavano al livello “giusto”. L'indice è basato sulla teoria della Parità del Potere di Acquisto PPA, una nozione per cui un dollaro dovrebbe comprare lo stesso ammontare di beni in tutti i paesi. Sul lungo periodo gli scambi dovrebbero muoversi verso il tasso che rende uguali i prezzi di un identico paniere di beni in ciascun paese. Nell'indice Big Mac, il "paniere" è composto da un singolo Big Mac, così come viene venduto dalla catena di fast food della McDonald's. Il Big Mac è stato scelto perché è disponibile con le stesse specifiche in diverse nazioni del mondo.

 

L’oggetto concreto

Il rapporto della parità di potere d'acquisto del Big Mac tra due valute si ottiene dividendo il costo di un Big Mac in una nazione (nella sua valuta) per il costo di un Big Mac nell'altra nazione (nella sua valuta). Questo valore è confrontato con il tasso di cambio attuale; se è più basso, allora la prima valuta è sottovalutata (secondo la teoria della parità del potere d'acquisto) rispetto alla seconda, mentre se è più alto, allora la prima valuta è sopravvalutata.

Ad esempio, dalla Tabella, in cui sono riportati i valori del luglio 2010, si ricava che un Big Mac costava 3,73 dollari negli USA e 3,38 € nell’area Euro; quindi il tasso della parità di potere d'acquisto era 3,73/3,38 = 1,10. Poiché il tasso di cambio ufficiale era di 1,28 dollari statunitense per 1 euro, allora il dollaro era sottovalutato rispetto all’euro.