Mancala
Il nome mancala si riferisce a una famiglia di giochi da tavolo diffusi in gran parte del mondo. La parola sembra derivare dall'arabo naqala (spostare) ma in realtà il gioco ha origini antichissime.
L’oggetto concreto
I mancala sono basati su un tavoliere con una serie di buche dette case (o pozzi), disposte su due file, i giocatori dispongono i propri semi sul proprio lato di gioco (campo). In alcuni tavolieri sono presenti alle estremità anche due case più grandi, dette granai, in cui finiscono le “pedine” catturate.
I giocatori muovono a turno. La mossa consiste nello scegliere una casa non vuota del proprio campo, prendere in mano tutti i semi che contiene in quel momento e distribuirli ("seminarli"), uno per ciascuna delle case successive, in senso antiorario. Il giocatore cattura dei semi quando la casa in cui colloca l'ultimo seme soddisfa contemporaneamente due condizioni:
· è una casa del Campo avversario;
· contiene 1 o 2 semi.
Il giocatore allora prende tutti i semi di questa casa e li mette nel proprio granaio, poi cattura anche i semi delle case precedenti finché anch'esse rispondono alle condizioni viste prima.
La partita termina:
· quando un giocatore ha catturato almeno 25 dei 48 semi di partenza;
· quando un giocatore non ha più semi nel proprio Campo e tocca a lui muovere; in tal caso l'avversario conquista tutti i semi restanti;
· quando restano in gioco troppo pochi semi perché sia ormai possibile qualsiasi presa. In questo caso ciascun giocatore recupera il seme o i semi che restano nel suo Campo.
Il giocatore che risulta aver catturato il maggior numero di semi ha vinto la partita.
La componente di fortuna è ovviamente assente. Il meccanismo del mancala è semplice ma la complessità di gioco è notevole. Ciò ha suscitato un certo interesse nei settori matematici della teoria dei giochi.
Biblio/sitografia
http://www.pergioco.net/Giochi/GiochiDiTavoliere/Mancala/Mancala.htm