Regolo
Il regolo calcolatore è uno strumento di calcolo analogico, che sfrutta le proprietà dei logaritmi, riconducendo operazioni più complesse (moltiplicazioni, divisioni) ad operazioni più semplici (somme, sottrazioni). A differenza di una riga normale, sul regolo calcolatore i numeri non sono equidistanti; al contrario, sono distanziati usando una scala logaritmica. Ricordiamo che il logaritmo di un numero è l'esponente a cui elevare la base per ottenere il numero dato. Le operazioni vengono eseguite spostando una asticella e un cursore.
L’oggetto concreto
Il regolo calcolatore fu un grande strumento di calcolo sviluppato dal matematico William Oughtred (1574-1660) e migliorato dal francese Amédée Mannheim nel 1859. Fu sostituito dalla prima calcolatrice tascabile HP-35 solo nel 1972. Tanto per avere un’idea: durante i primi viaggi spaziali non esistevano calcolatrici scientifiche tascabili e gli astronauti si servivano di regoli calcolatori per i calcoli necessari durante la missione.
Esistono molti tipi di regolo che possono variare la loro forma, i più noti sono quello lineare e quello circolare.
Il regolo lineare si compone di tre parti:
· un corpo su cui si trovano delle scale fisse in basso (B) e alto (A)
· un'asta scorrevole (S)
· un cursore con una o più linee di riferimento (C)
Per la moltiplicazione di due numeri si esegue la somma dei loro logaritmi.
Si porta l'1 dell’asta S in corrispondenza del valore del primo fattore da moltiplicare posto sul corpo B. Poi si porta il cursore C sul valore del secondo fattore sull’asta S. Sulla scala B si legge il prodotto sotto il cursore.
Per la divisione si procede in modo inverso, eseguendo la differenza dei loro logaritmi.
Si porta il valore del divisore sullo scorrevole S in corrispondenza del valore del dividendo sul corpo B. Poi si porta il cursore C sull'1 della scala S. Il quoziente si legge sotto il cursore sul corpo B.
Per l’elevazione al quadrato si pone il cursore C in corrispondenza della base sul corpo B e si legge sul corpo A il risultato (“aggiustando” la posizione della virgola).
L’oggetto concreto
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http://www.youtube.com/watch?v=uLv1115CARI
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Biblio/sitografia
Torra V., Dal pallottoliere alla rivoluzione digitale, RBA, 2011, pagg. 81-82