Rupecanina_gli scavi dell'area C

Alessandro Luciano

IL CASTELLO DI RUPECANINA A SANT’ANGELO D’ALIFE. GLI SCAVI ARCHEOLOGICI DELL’AREA C

in «Annuario ASMV 2011», pp. 145-158

Il colle su cui si erge il castello di Rupecanina, a cavallo dei territori dei comuni di S. Angelo d’Alife e Raviscanina, era, nel Medioevo, strategicamente ben posizionato nell’ambito dell’assetto viario della Media Valle del Volturno, essendo ubicato presso una diramazione della via Latina e in un punto nodale rispetto ai traffici che si articolavano tra Roma e Benevento.

L’importanza dell’insediamento, peraltro, è rimarcata dalle fonti storiche, che, sebbene risultino mute in riferimento alle prime fasi di occupazione del colle (dati interessanti, tuttavia, derivano dalle indagini archeologiche su cui ci soffermeremo), forniscono preziose informazioni in riferimento all’età normanna. Nel 1135, quando il controllo esercitato sul territorio circostante da parte del castello di Rupecanina aveva raggiunto il suo apice (buona parte del comprensorio della Media Valle del Volturno), si verificò un evento drammatico. Nell’ambito delle battaglie da lui condotte per instaurare un’egemonia su tutta l’Italia meridionale ed istituire un regno unificato, infatti, Ruggero II mosse contro Rainulfo di Drengot, conte normanno di Alife e Caiazzo, e ne conquistò gli avamposti militari, incluso il castrum di Rupecanina. Lo smembramento della contea avviato da Ruggero determinò l’infeudamento della rocca che, stando al Catalogus baronum, passò sotto il controllo di Raino di Prata Sannita. I restauri delle strutture successivamente operati sotto Federico II dimostrano che il castello di Rupecanina era nuovamente considerato avamposto fondamentale per il controllo del territorio circostante, al punto che, per qualche tempo, la sua gestione fu affidata all’Ordine Teutonico.

In età angioina fu nuovamente concesso in feudo, alla famiglia Marzano, e, dopo un periodo di grande espansione (tra XIII e XIV secolo), fu definitivamente distrutto (1437) da Giovanni Maria Vitelleschi, nell’ambito degli scontri tra l’esercito pontificio e Roberto d’Angiò...

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