Da Brienno (212m) ci si porta a monte dell'abitato e si individuano i segnavia per il Sentiero Botanico: ci si porta così sul poco frequentato Sentiero Botanico (bollo bianco con segnavia 1) che risale il fianco sinistro idrografico della Valle di Carpino. La mulattiera sale ripida passando dal rudere di Foo (460m ca) e prosegue in salita passando un primo torrente oltre cui prende avvio la “Scala Santa” (680m ca), un breve tratto gradinato della mulattiera che termina nei pressi di Costa Tovasa (Costa Tuasa 730m ca). Da qui la mulattiera prosegue in piano transitando a monte di una costa molto scoscesa raggiungendo Torbola (Turbula 760m ca). Si continua ora per bella faggeta raggiungendo i ruderi di Alpe del Comune (Pra de la Curt 993m).
Qui si abbandona il Sentiero Botanico e senza traccia evidente ci si dirige verso S, in leggera ascesa, e per facile faggeta dopo aver superato due vallette minori si raggiunge la piccola radura dove sorge l'alpe Zocche di Laglio (1067m – 1,45h). Non si segue l'evidente sentiero che, in trincea, si abbassa verso la Valle di Carpino ma si traversa in quota verso NE sino a raggiungere intorno a quota 1090m il boscoso costone settentrionale che scende dal Colmegnone; da qui si individua una traccia (l'unica possibile) che si porta sul versante del lago: dopo un breve traverso pianeggiante (qualche tratto franato moderatamente esposto) la traccia diviene evanescente: mantenendo la direzione E scende abbastanza ripida quindi verso quota 1000m ca piega verso S da dove torna più evidente e traversa quasi in piano raggiungendo a quota 950m ca due piccole vallette rocciose che si superano con attenzione. Si prosegue in traverso, sempre con qualche tratto franato su terreno molto ripido (attenzione) quindi la traccia riprende a scendere e diviene più evidente: a 840m ca si traversa l'ampio canale della Val Robiè (ramo superiore della Val Calchera) con qualche tratto franato, quindi in breve la traccia diviene mulattiera. La si segue in discesa, si oltrepassa un tratto caotico abbassandosi di due tornanti e si prosegue sino alle case dei Monti di Torriggia (527m – 3,30h).
Si prende la poco battuta mulattiera che a valle delle case scende diretta verso il lago sino a quota 450m ca dove si stacca sulla sinistra una ripida mulattiera cementata che si segue raggiungendo una piazzola verso quota 350m ca. Si prosegue in discesa a destra, mantenendosi sulla mulattiera principale, raggiungendo un bivio dove si trovano le indicazioni per Brienno: si piega quindi a sinistra (N) e dapprima per sterrato, quindi per sentiero si traversa lungamente, pressoché in piano, raggiungendo delle abitazioni servite da una strada asfaltata. Si segue in salita la strada asfaltata sino al termine da dove riprende il sentiero (indicazioni) che passando dai Monti Generese, Rensc e Carpino riconduce a Brienno (4,30h).
Variante del Buco dell'Orso (T3+)
Dai Monti di Torriggia ci si porta a N delle case dove giunge la stradina di servizio. La si segue in discesa, in direzione N, sino ad un tornante (540m ca) dove si stacca un sentiero segnato biancorosso che prosegue verso N: lo si segue e con brevi saliscendi, dopo essere transitati su di una cengia rocciosa, si raggiunge il Buco dell'Orso (620m ca). Si prosegue per il sentiero, sempre con segnavia, che si abbassa verso N: dopo un breve tratto scalinato si giunge alla Val Calchera: grazie a dei gradini e delle catene ci si abbassa di pochi metri risolvendo le brevi placche rocciose del torrente Calchera e portandosi sulla sinistra idrografica (590m ca) da dove si prosegue in traverso allontanandosi dal torrente. Il sentiero poco avanti si innesta con una traccia che giunge dall'alto (bolli rossi e azzurri), si prosegue in discesa mantenendo sempre i segnavia biancorossi transitando dai ruderi delle Case Sibbia (500m ca) ed ancora in discesa sino ad un isolato rudere, da dove il sentiero piega a destra (S) e discende una cengia che riconduce nella Val Calchera: la si riattraversa (catene e vecchia passerella in legno) portandosi sulla destra idrografica da dove il sentiero traversa in discesa verso E raggiungendo la piazzola di quota 350m ca e ricollegandosi col percorso sopra descritto (1h per la variante).
ottobre 2014