Dalle case più alte di Ronchini (340m) ci si porta nei pressi della valletta dove sorge la presa dell'acquedotto (400m): se ne risale la dorsale orientale individuando il sentiero, non bollato me abbastanza evidente, che sale verso NE in direzione di Coroi. La traccia diviene ben presto ripida e dopo quota 500m inizia a salire lungo una facile ed ampia zona di placche discontinue che si risalgono sfruttando le numerose cenge: i numerosi ometti sono molto utili per mantenersi sul giusto percorso. A quota 700m il sentiero piega brevemente a sinistra (NW) per attraversare una piccola valletta, oltre cui riprende la ripida ascesa. A quota 800m attraversa una seconda valletta e, sempre ripidamente, raggiunge il rudere isolato di quota 860m. Da qui prende avvio una bella scalinata che percorrendo il vertiginoso ciglio a monte del rustico permette di guadagnare velocemente l'ampio ed inatteso terrazzo di Coroi (1004m – 2h).
Alle spalle delle baite riattate si individua la flebile traccia che in ascesa verso NW (bolli verdi) punta al visibile terrazzo di quota 1140m circa: raggiuntolo la traccia piega verso N e con un tratto in piano si addentra brevemente nella profonda spaccatura rocciosa al di sotto degli alpi di Aiarlo. La traccia ben presto piega a destra (E) e riprende a risalire ripida e grazie a numerosi risvolti ben gradinati abbandona la forra e si porta sui ripidi boschi al di sotto degli alpi di Aiarlo. Qui la traccia diviene evanescente ma senza particolari difficoltà si rimonta il bosco e si guadagna Aiarlo presso gli alpi di quota 1383m (3h).
Ci si porta sul vicino sentiero ufficiale e lo si segue in discesa verso W, passando dalla cappella di quota 1200m posta su di un impressionante salto, e toccando Moronzolo (1093m) quindi Sciresa (864m). Da qui si segue per poco il sentiero che scende a Maggia, lasciandolo per imboccare a sinistra (S) la mulattiera che scende ad Avanzoi (749m) da cui, prendendo la traccia in lievissima ascesa verso E, si supera un solco torrentizio e ci si porta sulla dorsale opposta alle baite di Sasscalpo (755m). Da qui la traccia non è più evidente ma il bosco, pur caotico, non presenta difficoltà rilevanti: ci si abbassa verso SE sino al rudere di quota 700m, si piega a destra (W) quindi, toccando altri ruderi imboscati, ci si abbassa cercando di mantenere la direzione S sino a raggiungere le baite di Pianelli (450m) da dove per mulattiera si rientra a Ronchini (3,30h da Coroi).
aprile 2013