Pizzo della Forcola

Valchiavenna


   Corposa montagna che domina a meridione l'ampio Passo della Forcola, storico valico tra Chiavenna e Mesolcina. La sua forma è definita dalla tipica tettonica della zona, dove il sollevamento di imponenti placconate ha determinato una brusca differenza tra gli opposti versanti: da un lato estese e ripide piodate, dall'altro scoscesi versanti erbosi di rocce frammentate. Il Pizzo della Forcola assume quindi vari aspetti a seconda del versante: bastione seghettato, repulsivo torrione, massiccio cupolone. Pur apparendo meno slanciato del vicino Pizasc non si lascia salire facilmente: per calcarne la bifida vetta occorre un minimo di impegno alpinistico. E' una montagna selvaggia e gratificante.



note toponomastiche:

  Il Pizzo della Forcola è localmente noto anche come Piz Furèe

  Il Passo Fugiana  (Furscelign de la Fugjàna, 2370m ca) viene nominato sulla Guida dei Monti d'Italia come Pass dal Streciöö, attribuendogli erroneamente la quota della soprastante sella quotata su Igm 2451m (Pas di Zapign)

  Il Piz Padion nella toponimia locale di Gordona è  Piz dal Piviòn mentre il Passo di Padion è noto come Strecciulìgn

  Le ancor più antiche carte asburgiche riportano sulla cresta SE del Pizzo della Forcola un "Pizzo degli Uomini", probabilmente riferendosi al rilievo 2406m Ctr posto subito a SE del Passo Fugiana, dove anche le mappe catastali riportano il "Filone degli Uomini".

foto: Pizzo della Forcola, cresta WSW

Pizzo della Forcola per la cresta SE dal Passo Fugiana

  E' la via di salita più semplice ma non deve essere sottovalutata per via di alcuni passi di scalata e per la forte esposizione. La conformazione a balze del ripido fianco erboso meridionale consente di scegliere la linea di salita preferita, ma è comunque bene non allontanarsi troppo dal filo di cresta che anzi offre dei bei passi su rocce corrugate generose di appigli ed appoggi. Nella parte superiore il filo di cresta diviene obbligato e presenta alcuni brevi passaggi molto aerei. Consigliabile una corda da 30m.

Note:

- all'Alpe Forcola si trova un comodo bivacco gestito dalla Proloco di Menarola

- la Guida dei Monti d'Italia valuta la salita D con passaggi fino al V-:  evidentemente una confusione con qualche altra cresta.

Accesso stradale

   A Gordona si acquista presso il bar San Martino il permesso di transito per la strada dei maggenghi di Menarola. Si sale quindi sino a Voga, dove poco prima dell’abitato ci si mantiene a destra e per stretta stradina si raggiunge il piccolo spiazzo nei pressi di Dardano. 

   Da Dardano (1334m) si segue la comoda mulattiera che transitando dall’Alpe Buglio (1544m) conduce facilmente al bel pianoro dell'Alpe Forcola (1838m–1.15h). Si risale senza traccia verso W lungo i docili dossoni dirigendosi verso il piede delle piodate della parete nordorientale del Pizzo della Forcola, giungendo così ad un'ampia valle di pietrame: la si risale sino ad incrociare i segnavia biancoblu dell'alta via mesolcinese che verso sinistra, costeggiando la base di una parete rocciosa, conducono alla placca che sorregge un evidente intaglio; sfruttando le numerose tacche incise nella roccia ci si alza raggiungendo il Passo Fugiana (Furscelign de la Fugjàna, 2370m ca - 2.15h).

  Si scalano le rocce del filo (I e II) che frequentemente alterna gradini rocciosi a scivoli e cenge di erba giungendo ad un tratto orizzontale di blocchi rotti dove si supera una breve lama a cavalcioni  (2550m ca) e si prosegue  per lo stretto filo poggiando talora sulle cenge erbose di sinistra sino all'affilato bordo superiore di una grande piodata della parete nordorientale: si poggia a destra e con traverso estremamente esposto sfruttando alcune buone fessure  la si supera (II+) riportandosi su terreno più facile ma sempre aereo,  sino ad un breve spigoletto roccioso appoggiato che si supera scalandone il filo (II+), oltre cui su terreno più facile si raggiunge la vetta (2674m - 3.30h).

settembre 2020

Pizzo della Forcola per la cresta WSW dal Passo della Forcola

   La cresta WSW, che corre lungamente appoggiata e collega il Pizzo della Forcola con il Pizzo di Padion, si impenna decisa negli ultimi metri verso la vetta definendo un erto spigolo di 15m che rappresenta l'ostacolo più impegnativo nella salita da questa cresta. Di roccia abbastanza solida (alcune tracce di crolli invitano comunque alla prudenza) lo spigolo sale verticale ma offre buoni appigli.  L’accesso alla cresta avviene dal versante settentrionale svalicando il Passo della Forcola ed entrando nell'ampio pendio di ganda sulla testata della Valle della Forcola svizzera.

Note:

- all'Alpe Forcola si trova un comodo bivacco gestito dalla Proloco di Menarola

- necessaria una corda (30mt) e cordini. Consigliabili un paio di friends o nuts.

- lo spigolo di III+ può essere aggirato sulla destra rimontando gradini erbosi e piccoli risalti rocciosi su terreno estremamente esposto (II+);  se affrontato in discesa è consigliabile superarlo con una calata in doppia (15m)

Accesso stradale

   A Gordona si acquista presso il bar San Martino il permesso di transito per la strada dei maggenghi di Menarola. Si sale quindi sino a Voga, dove poco prima dell’abitato ci si mantiene a destra e per stretta stradina si raggiunge il piccolo spiazzo nei pressi di Dardano. 

   Da Dardano (1334m) si segue la comoda mulattiera che transitando dall’Alpe Buglio (1544m) conduce facilmente all’ampio Passo della Forcola (2226m – 2h).

   Ci si abbassa di alcuni metri sul versante svizzero contornando la base della grande placconata del Pizzo della Forcola, quindi si risale una ripida pietraia che conduce all’unico punto debole della placconata, un breve e facile canalino che conduce alle vaste gande occidentali del Pizzo della Forcola (è anche possibile raggiungerle passando dalla sella erbosa ad E del Mot de L’Asen, perdendo però più metri di quota). Le si percorre lungamente in direzione S, con traverso ascendente, portandosi oltre la verticale del Pizzo della Forcola. Occorre individuare il caminetto che dà accesso alla cresta WSW: esso si trova molto più a sinistra (E) della massima depressione tra il Pizzo della Forcola ed il Piz Padion, e prende avvio nel punto dove la ganda più si avvicina alla cresta; l’imbocco si trova alcuni metri a destra di un piccolo dente roccioso (distinto dai numerosi esistenti in quanto, pur di piccole dimensioni, da lontano emerge ben definito contro il cielo) e subito a sinistra di un rilievo a placche inclinate. Lo si risale facilmente passando nello stretto varco tra le placche inclinate (I, 10m) spuntando velocemente sul filo della cresta (2610m ca).

   Si segue la cresta per facili blocchi rotti fino ad un primo intaglio dove la cresta si impenna: se ne scala dapprima il filo (III+) poggiando poi verso destra dove su terreno più facile ma con roccia non sempre sicura si raggiunge un terrazzino con una vecchia sosta attrezzata. Le soprastanti rocce spioventi si aggirano con un vertiginoso passaggio (III) esposto sul fianco settentrionale. Si prosegue più facilmente sino al secondo intaglio (2645m ca), alla base del corpo sommitale: ci si sposta a destra (fianco della Valle Pesciadello) quindi ci si alza per gradini rocciosi e piccole cenge di erba lungo la ripida parete (II) riguadagnando il prima possibile il filo di cresta che, senza più difficoltà, conduce alla vetta (2674m – 4h).

settembre 2015

   

Pizzo della Forcola per la cresta WSW dal Passo di Padion

   E' la variante di accesso alla cresta WSW per chi proviene dalla Val Pesciadello. Dal Passo di Padion (accessibile risalendo con qualche difficoltà un appoggiato diedro) si sale per cresta erbosa superando un paio di facili risalti rocciosi sino al Piz Padion, da cui seguendo l'arcuato e facile filo di cresta ci si porta sul percorso che giunge dal Passo della Forcola che si segue sino alla vetta. 


Dalla testata della Val Pesciadello ci si porta sotto la netta spaccatura che scende dal Passo di Padion; la si risale rimanendo nel sottilissimo impluvio erboso chiuso a sinistra da una piodata e a destra da una paretina a balze, ed aiutandosi talora in opposizione si raggiunge l'ampia depressione del Passo di Padion (Strecciulìgn, 2510m Cns); ci si alza lungo la cresta S del Piz Padion che, perlopiù erbosa, presenta due brevi risalti di facili roccette (II-), e si raggiunge la vetta del Piz Padion (2636m). Ci si abbassa per la facile cresta ENE, sul ciglio della compatta piodata settentrionale, e pressoché orizzontalmente si prosegue sino a raggiungere le rocce della cresta WSW del Pizzo della Forcola, da cui si prosegue come per il percorso descritto.

settembre 2020

album fotografico:

Pizzo della Forcola per la cresta WSW - set2015

Pizzo della Forcola per la cresta SE e Piz Padion - set2020

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376485271296343441#6376484457505207218

Piz della Forcola - Zaza

riferimenti: