Alpe Plone

Valle dell'Isorno


Senza nomi e senza sentieri su speroni boscosi incuneati fra tormentati canali: così appaiono sulle mappe i vecchi alpeggi sui versanti della valle del Rio Fenecchio, collerico tributario del Torrente Isorno. Nascosti tra le pieghe di forre e costoni giacciono ruderi di cui non si ha memoria, ed occorre risalire al prezioso Catasto Rabbini per conoscerne i nomi, mentre per ritrovare i sentieri che li servivano non v'è che immergersi nei rigogliosi boschi di questi versanti ed addentrarsi con intuito ed attenzione scardinando passo dopo passo i segreti custoditi oramai solo dai camosci, che ben poco avvezzi ad incontrare l'uomo nutrono più curiosità che timore.

Degli alpeggi della sinistra idrografica del Rio Fenecchio l'Alpe Plone è il più semplice da raggiungere: il sentiero di carico che giungeva dalla Croce di Rovareccio è ancora oggi un sentiero ampio e battuto. Ma nonostante il comodo accesso ed il pascolo favorevole anche Plone è oramai un cumulo di sassi, e dal panoramico costone domina inerme sui selvaggi valloni dove, naufraghi nascosti, riposano mura che ben pochi conoscono.

note:

- sentieri e ponti nella piana del Rio Fenecchio sono stati cancellati dalle alluvioni e soffocati dalla vegetazione: occorre quindi muoversi seguendo i pochi percorsi mantenuti dai pescatori e le gallerie degli animali, risolvendo al meglio i vari guadi