Sasso Gordona

Prealpi Lariane

foto: Sasso Gordona, da W

Nota e frequentata cima a cavallo tra la Val d'Intelvi e la Valle di Muggio, il Sasso Gordona fu un punto strategico della Linea Cadorna ed i suoi versanti portano ancora ben visibili i resti di trincee e postazioni. Il suo buon panorama si guadagna senza problemi, risalendo un divertente sentiero attrezzato con qualche catena che dal rifugio Prabello ne percorre il ripido versante nordoccidentale. Ma vi è anche un'altra possibilità di accesso, poco conosciuta, che sfrutta dei camminamenti secondari della linea difensiva tra le balze rocciose del versante occidentale e meridionale: è una breve variante priva di indicazioni che si presta come piacevole alternativa all'ombroso e consumato percorso ufficiale. Di seguito la si descrive in discesa, in quanto la traccia del vecchio sentiero risulta di più facile individuazione dall'alto. Vi è qualche breve tratto su terreno ripido.

L'itinerario proposto prende avvio da Cabbio, ma il rifugio Prabello è facilmente accessibile da varie parti, tutte elementari e ben indicate.

Sasso Gordona per le trincee del versante S


  • difficoltà: T4-
  • dislivello: 900m
  • tempo: 2,30h + 2h
  • quota max: 1410m

Dalla chiesa di Cabbio (650m) si sale per i vicoli del paese e si prende la mulattiera che si alza verso S sino ad aggirare la dorsale boscosa, da dove prosegue verso N in direzione del rifugio Prabello. Divenuto sentiero, il percorso si alza senza alcun problema transitando dai monti Laorina ed Arla e, raggiunta una panoramica sella, prosegue sino al rifugio Prabello (1201m). Dal rifugio per l'ampia dorsale erbosa ci si dirige verso il Sasso Gordona, e mantenendosi sul sentiero segnato si transita da alcune postazioni della Linea Cadorna portandosi sul ripido versante settentrionale, che si risolve risalendo per buon sentiero, con alcuni tratti con catene, guadagnando la vetta del Sasso Gordona (1410m – 2,30h).

Dalla vetta si individua nella conca del ripido pendio erboso meridionale una poco accennata traccia che disegna alcuni tornanti: la si segue, e su terreno ripido ci si abbassa di alcuni metri spostandosi quindi sulla più comoda cresta S di cui se ne segue in discesa, brevemente, il filo. Si abbandona la cresta prima di una salto roccioso e ci si abbassa a sinistra, tornando nella conca erbosa meridionale. Ci si abbassa per vaghe tracce su terreno ripido sino a poco sopra quota 1300m ca dove si trova una buona traccia di animali: la si segue a destra e ci si alza brevemente sino a riprendere il filo della cresta S (1320m ca) che si scavalca portandosi sul fianco W. Qui prende avvio una lunga e facile cengia, con buona traccia, che pressoché pianeggiante taglia interamente la parete W transitando da una piccola trincea ed una vasca con sorgente. Con una breve risalita si ritorna sulla cresta W dove transita il sentiero ufficiale (1330m ca). Non ci si porta sul sentiero ufficiale ma ci si abbassa subito, ripidamente, lungo il versante meridionale seguendo il solco di una poco visibile traccia che si abbassa con alcuni zigzag. Si raggiungono così i resti di una postazione di vedetta: lasciata la postazione sulla destra ci si sposta a sinistra e ci si abbassa ripidamente per uno stretto e brevissimo canale raggiungendo una grande trincea (1290m ca) posta al di sotto di due curiosi tetti rocciosi arrotondati (simili a due funghi). Si percorre la trincea e, verso NW, per traccia su facile pendio erboso si ritorna nei pressi della postazione di mitragliatrice ricollegandosi col sentiero di andata.

Ci si riporta al rifugio Prabello da dove ci si alza per facile dorsale al Poncione di Cabbio (1263m), da cui si prosegue per facile e comoda dorsale verso S passando dal piccolo Dosso d'Arla (1170m) sino a sopra i monti di Laorina, dove ci si riporta sul sentiero di salita che si segue sino a Cabbio (2h dalla vetta).

dicembre 2014