Alpe Croi

Val Verzasca

foto: Alpe Croi

   Il Motom, ultimo rilievo della cresta NE del Pizzo di Corbella, cade sul torrente Verzasca con una stretta successione di pareti a balze boscose. Su una di queste si trovava la cascina di Croi, che oggi sulle mappe rimane indicata come un naufrago puntino tra serrate curve di livello e fasce rocciose.  Già diroccato negli anni 40, Croi conserva ancora le mura perimetrali che coronate da pluviali in castagno ne rivelano la dimensione ragguardevole in confronto al difficile pascolo che le era tributario. Pascolo diffuso su più livelli di queste balze, sino a quello superiore, che nonostante disseminato di pietraie e dal difficile accesso, venne sfruttato per le capre, come testimoniano due sprugh e delle tacche incise nella roccia per accedere all'unico ingresso di quel pascolo sospeso.  Accesso di cui s'è persa la memoria da decenni: sono passate molte stagioni dall'ultima visita di un essere umano in quel luogo.

Alpe Croi e sprugh di Croi, da Corippo

   Il vecchio sentiero di Croi è ancora in massima parte ben evidente, e pur con le difficoltà di un percorso abbandonato da decenni consente di raggiungere Croi senza eccessive difficoltà. Più impegnativa è la salita al pascolo superiore, difeso da un'alta e lunga bastionata rocciosa il cui unico punto debole (dove si trovano alcune tacche incise nella roccia) è l'aggiramento di un macigno per la sua cengia rocciosa, che obbliga ad un breve ma fortemente esposto passo di IV, verosimilmente all'epoca agevolato da una corda; la mancanza oggi di un simile aiuto consiglia di risalire per il diedro sottostante la cengia.


  Da Corippo (566m)  si sale per sentiero segnato a Ruora (860m ca); senza una traccia definita ci si sposta verso N entrando nei terrazzamenti boscati, si supera un recinto di pietre e restando al piede della soprastante fascia rocciosa si segue il sentiero che diviene via via più definito. Toccato un punto panoramico (850 m ca) il sentiero, ingombro di rododendri, conduce nella forra del Torrente di Campioi che si supera senza problemi: da qui il sentiero, che si confonde con le tracce degli animali, traversa guadagnando quota e conduce infine al rudere di Croi (910m ca - 1.30h).

  Da Croi ci si alza in direzione SW sino al piede dell'alta bastionata rocciosa, quindi si prosegue verso sinistra (S) sino quasi a raggiungere il Torrente di Campioi: poco prima di abbassarsi nell'alveo si individua sulla destra un canale-diedro roccioso (950m ca), con una cengia sulla destra (sx orografica): con un difficile passo iniziale (III) si risale il diedro che poi, più poggiato (10m) sbuca sul terrazzo superiore. Si traversa a SW portandosi in un canale tributario del torrente (1000m ca), non lo si attraversa  ma si ritorna in direzione opposta rimontando una rampa che consente di uscire dal canale e porta verso il ciglio della bastionata che sovrasta Croi. Con percorso obbligato si giunge ad un enorme masso con sottostante un ampio sprugh (1040m ca), da cui ci si alza ancora portandosi su di una larga e poggiata pietraia, che si risale rimanendo prossimi al ciglio della bastionata sino al pianoro di quota 1150m, disseminato di blocchi e con un ultimo sprugh addossato alla parete della bastionata soprastante (3.30h).

febbraio 2023


album fotografico:

Croi e sprugh di Croi, da Corippo - feb2023