Alpe Saler

Val d'Ossola


L'Alpe Saler sorprende. Nei dintorni vi son alpeggi con pascoli ben più miserevoli (l'allucinate Ludo Alboc, la disperata Alpe Vallard, il remoto Alpetto Cornera) o con accessi più complessi (l'alpe Saborsone, l'alpe Manau...). Ma dell'Alpe Saler, di quel gruppo di alpi stretti su di un'affilata costola, sorprende una cosa: l'altera posizione. Giungendovi dal basso (le alpi son già ben visibili da La Colla ma bisogna saper dove guardare per distinguerle dalla roccia) l'Alpe Saler ricorda una rocca, una fortezza, una sacra: posizionata su di una rupe domina ed incombe sugli alpeggi sottostanti e sulla piana Ossolana. Le baite sono un ordinato cumulo di pietre come ve ne sono tanti, ma su quello scoglio ostentano una dignità rara da riscontrare altrove. Ma non fu certo un atto di superbia ad erigere l'alpe Saler: ben più prosaicamente lo scivolo erboso sul fianco fu visto, in quell'avaro scampolo di mondo creato a colpi di scalpello, come pascolo fruibile.

Per la cronaca l'Alpe Saler fu caricata fino agli anni 40 del secolo scorso: si parla di almeno quattro vacche: quattro vacche su di un pascolo dove due capre già avrebbero tribolato a cavare il necessario. Altri mondi.

foto: Alpe Saler

Alpe Saler dall'Alpe Colla

L'itinerario qui descritto percorre i due antichi accessi all'alpe Saler: quello in salita da La Colla è breve ma la traccia sovente viene a mancare e l'ambiente, pur senza tratti difficili o particolarmente esposti, rimane impegnativo. Il secondo, in traversata all'alpe Curtet, è più semplice ma non meno suggestivo. In discesa da Curtet si segue un mirabile sentiero (con segnavia) che porta a percorrere la Scala del Curtet e la lunga, comoda cengia naturale che taglia con incredibile regolarità una scoscesa parete rocciosa sino a La Colla.

Nel complesso è un percorso dall'impegno contenuto, data la brevità del tratto difficoltoso, che è da consigliare a chi voglia provare ad immergersi nell'avventurosa ricerca dei sentieri perduti. Un percorso che pur nella sua brevità non manca affatto del carattere selvaggio di questi ambienti di cui, una volta assaporato il ruvido e severo sapore, se ne viene affascinati.

Note:

- il traverso alpe Saler – alpe Curtet è riportato, parzialmente, solo sulla IGM: la CNS non indica nulla al riguardo

- di seguito viene sommariamente indicata una faticosa variante per il rientro dall'alpe La Colla, lungo il vecchio sentiero che corre parallelo alla carrozzabile dell'alpe La Piana: nel tratto tra l'alpe Agaroli e l'alpe Lut è pressoché interamente scomparso ed in buona parte invaso da rovi. Sconsigliabile. Dall'alpe Lut al sentiero A38 è più visibile ma con qualche problema di orientamento.

- la strada che conduce a La Piana via alpe Lut è vietata al traffico non autorizzato dal ponte carrabile di quota 620m

  • difficoltà: T5
  • dislivello: 1100m
  • tempo: 2,30h + 2h
  • quota max: 1692m

Accesso stradale

Da Premosello Chiovenda, seguendo le indicazioni, si sale per la stradina sino a Colloro. Dall'abitato si prosegue in direzione Capraga ed alpe Lut sino al bivio in corrispondenza di un ponte, dove si posteggia (posti limitati).

Dal ponte carrabile (620m circa) si segue brevemente la strada che prosegue verso l'alpe Lut, per prendere quasi subito il sentiero segnato (A38) che sulla sinistra inizia a salire. Si toccano i begli alpeggi di Ai Curt (963m) e quindi, passando in prossimità dell'Alpe Corpic (1156m) ci si alza ripidamente su terreno aperto sino alla panoramica costola su cui sorge l'Alpe La Colla (1408m – 1,45h). Si individua una traccia ben evidente che pianeggiante entra verso la forra del rio Curtet passando accanto ad una fontana scavata in un pietra, oltre cui si sale passando attraverso una caratteristica apertura tra la rocce (Partus) su traccia che man mano diviene meno evidente. La direzione è sempre parallela al sottostante rio Curtet, con brevi ed obbligate deviazioni sui ripidi fianchi per evitare i numerosi risalti rocciosi. Si passa accanto ad un masso cui è ancorato un tubo dell'acqua (ben visibile dal basso) quindi si raggiunge la presa d'acqua al Rio Curtet (1470m circa). Attraversatolo si rimonta un erto canale erboso (traccia) e si scavalca un piccolo sperone oltre cui si scende brevemente per attraversare un facile croso (1530m circa). Da qui si sale a vista sul ripido ma facile pendio erboso raggiungendo la piccola costola su cui sorgono i ruderi dell'Alpe Saler (1610m circa – 2,30h).

Dalle baite si traversa in piano verso W sulla testata del pendio erboso, lambendo la base delle bastionate rocciose sino ad individuare una traccia che, passando accanto a due piccoli ruderi, va a guadagnare la piccola bocchetta (1630m circa) subito a destra di uno spuntone con roccia appoggiata. Ci si porta così nella conca dell'alpe Curtet: sempre per traccia ci si abbassa di qualche decina di metri e, superato un primo croso, ci si alza andando a traversare il Rio Curtet e quindi, con un ultimo strappo, si raggiungono le baite dell'Alpe Curtet (1692m – 0,30h dall'alpe Saler).

Qui passa l'itinerario segnato (A38): seguendo l'evidente traccia in discesa si percorre la destra idrografica della valle, passando anche su di una breve cengia costituita da un ammirevole muro a secco (scala del Curtet - catene) sino a scollinare nel versante meridionale, dove il sentiero scende ripido nella faggeta e raggiunge la sorprendente lunga cengia naturale su cui transita il sentiero: seguendola si raggiunge l'Alpe La Colla ricollegandosi con l'itinerario di salita. Non resta che seguirlo a ritroso sino al ponte carrabile (2h dall'Alpe Saler).

Variante di discesa: dall'alpe La Colla, portandosi verso la sella meridionale (CNS e IGM indicano erroneamente l'inizio del sentiero dalle baite), si scende in direzione del rio Curtet lungo il vecchio sentiero (bolli rossi) che percorrendo una ripida costola boscosa lo attraversa verso quota 1200m circa per raggiungere l'alpe Agaroli (1120m). Da qui si raggiungono le baite più alte di La Piana vicine al rio Curtet che si riattraversa (1050m circa). Senza alcuna traccia (salvo sporadici tratti) si traversa in quota tra la vegetazione molesta, si traversa un croso (1000m circa) quindi per bosco meno invasato si procede su traccia mediocre (roncolate) portandosi sopra l'alpe Lut sino a raggiungere una zona di pietraie. Ci si abbassa sino al margine inferiore delle pietraie (900m circa) da dove si individua una traccia abbastanza evidente che in piano procede verso W quindi verso NW in lieve salita (ometti e roncolate). Si traversa senza difficoltà la grande forra (val di Nass) del rio che scende a Premosello (quota 900m circa) quindi sempre in traverso ci si riporta sul sentiero di salita (A38) per cui si rientra al ponte di quota 620m (3h dall'alpe La Colla)

Novembre 2013