Alpe Beglia
Val Divedro
Posto sulle balze che dalla Colmine di Crevola cadono sull'imbocco della Val Divedro, Beglia è tra gli alpi più discosti di Crevoladossola. Degli edifici che lo componevano solo uno è rimasto integro, ed ha come pertinenze - ricavate sotto due enormi massi - una cantina ed una stalla: quest'ultima stupisce per l'ampio vano ricavato al di sotto del ciclopico monolite, in cui la mangiatoia in legno - protetta dall'umidità - è ancora integra e ben conservata. Tre sono i sentieri che raggiungevano il terrazzo pascolivo di Beglia: i due più diretti, salendo dal basso, erano costretti a destreggiarsi tortuosamente tra pareti e canali; il terzo - quello di carico - si staccava dall'Alpe Cioi e, superato il vallone di Saborsone, traversava abbassandosi a Beglia. Dimenticati per molti anni, recentemente sono stati ripuliti e parzialmente segnati.
Note: Igm, Cns e Igc riportano per l'Alpe Beglia il toponimo Saborsone. L'Alpe Saborsone (Saburson) si trova poco a N sul costone con l'Alpe Ciöi (Cieuj) ed è servita da sentiero segnato.
foto: la placca gradinata salendo da Dai
Alpe Beglia da Ciöi
Era il sentiero di carico, ed è la via più semplice per raggiungere Beglia. Vi è qualche tratto leggermente esposto ed il percorso non è sempre evidente.
difficoltà: T3+
dislivello: -200m
tempo: 0.45h da Cioi
quota max: 1250m ca
Dalla baite di Ciöi(1250m ca, Alpe Giasii su Igm) si segue la traccia che in quota entra nell'ampio vallone del Rio Saborsone, raggiunto con una breve discesa (1200m ca); ci si porta sul fianco sx idrografico e con qualche tratto leggermente esposto si guadagna i, perdendo progressivamente quota, con un lungo traverso su buon sentiero si giunge a Beglia (1081m - 0.45h).
dicembre 2023
Alpe Beglia da Campaglia
E' il sentiero più diretto. Rimonta i ripidi pendii boscosi e, tra canali e cenge, si alza a Beglia con un percorso molto tortuoso che, senza i segnavia, sarebbe alquanto arduo riuscire a mantenere. Non vi sono punti difficoltosi, ma il terreno è ripido ed occorre dimestichezza per mantenere la corretta direzione. Il sentiero va anche a toccare una cava di quarzo abbandonata che penetra nell'alta parete rocciosa con una squadrata e regolare feritoia orizzontale. Più sopra si calcano i gradini di una bella scalinata che, stretta in un diedro, lo rimonta con un serrato susseguirsi di risvolti.
difficoltà: T4-
dislivello: 600m
tempo: 1.30h
quota max: 1081m
Da Campaglia (470m ca) si segue lo sterrato che procede in piano verso S. Dopo pochi metri si segue una labile traccia che verso sx (SE) si alza e supera il canale del Rio Saborsone; il sentiero prosegue in traverso sino ad un successivo ampio canalone al piede di una parete rocciosa; si risale il canalone per ripida traccia sino a raggiungere l'imbocco della cava di quarzo (620m ca) da cui ci si alza ancora sino ad una netta svolta a destra dove per una cengia si guadagna la sommità della parete. Un lungo traverso sempre verso SE conduce ad un ampio pendio boscoso, dove un piccolo muro a secco (850m ca) indica il netto cambiamento di direzione: verso N si riprende a traversare sino al piede di un aperto diedro (930m ca) che una bella scalinata consente di superare. Si raggiunge il pianoro del pascolo inferiore, da cui, poggiando sul fianco N, con giro in senso orario ci si alza al pianoro di Beglia (1081m - 1.30h).
dicembre 2023
Alpe Beglia da Dai
L'antico tracciato, evidente solo nei punti obbligati, recentemente è stato segnato con dei bolli. Vi sono alcuni tratti esposti.
difficoltà: T4+
dislivello: 500m
tempo: 2h
quota max: 1081m
Da Cattagna (600m) si supera il torrente su di un bel ponte, quindi si prosegue brevemente per la stradina asfaltata per lasciarla e seguire il bel sentiero che verso sinistra sale in direzione dell'Alpe Dai. Con salita nel bosco si raggiunge l'Alpe Dai (850m) dove giunge anche una strada forestale. A monte delle baite si individua una larga mulattiera (forse una linea tagliafuoco o un tratto di Linea Cadorna incompiuto) che in leggera salita prosegue verso SE in direzione della grande forra del Rio Saborsone, raggiunta la quale termina: lasciata la falsa traccia che entra nella forra si rimonta verso sinistra il pendio boscoso fin verso quota 1050m circa, da dove piegando verso destra (E) ci si addentra nella parte mediana del canalone del Rio Saborsone, qui diviso in due piccoli canali. Si supera il primo canale su pietre scivolose, quindi dopo una placca con gradini scavati si supera il secondo. Si prosegue in traverso sino ad un terzo canale che si raggiunge con una stretta ed esposta cengia (breve placca). Superato il canale se ne esce grazie ad un'aerea cengia oltre cui si prosegue sempre in traverso: si incontra un evidente sentiero che giunge dal basso (forse a servizio dei pascoli inferiori - non verificato) ed in breve si guadagna l'aperta e poggiata dorsale su cui sorge l'Alpe Beglia (1081m – 2h).
novembre 2012
Alpe Comine dall'Alpe Beglia
E' un percorso su rade tracce di sentiero, su terreno ripido ed in parte esposto.
difficoltà: T5
dislivello: 600m
tempo: 2.30h
quota max: 1660m
Dall'Alpe Beglia (1081m) senza traccia evidente si supera la pietraia e si risale il bosco in direzione ESE. Le pareti incombenti ed il margine della forra che precipita su Mognata ben presto rendono il percorso obbligato: a quota 1200m circa si traversa la forra su di una placca bagnata (attenzione) sfruttando le tacche, quindi dopo una breve salita si raggiunge una placca più ripida (5mt circa – filo metallico) che si risale sfruttando una linea di rottura e delle tacche. La traccia quindi si porta sul fianco del canale aggirandone il bordo e inizia una ripidissima salita sul pendio erboso e boscoso sino a guadagnare la comoda dorsale boscosa verso quota 1350m. Da qui, senza più difficoltà, si traversa il rado bosco di conifere verso SE mantenendosi tra i 1350 e i 1450m raggiungendo, a monte dell'enorme forra che sostiene gli alpeggi La Prasca, il sentiero segnato. Lo si segue in salita verso N, raggiungendo così Croce di Sasso e in breve il l bivacco alle Case Violi (1660m – 2,30h).
novembre 2012
riferimenti: