Pizzo Bidensc

Val Pontirone

foto: lungo il Fil da Pratasc

Una breve ma remunerativa cavalcata sulle panoramiche creste racchiuse nella discosta testata della Val Pontirone raggiungendo il Pizzo Bidensc, un pulpito che per la favorevole posizione offre un ottimo panorama sulle cime della valle. Si percorre la Senda del Bò, una suggestiva cengia obliqua su cui transitavano le vacche tra l'Alpe Pradaccio e l'Alpe di Sceng, quindi lungo l'aerea cresta di blocchi e placche (Fii da Pratasc) si raggiunge il Pizzo Scariòn (Crostallung) da cui si scende al Passo Bidensc e da questo, con brevissima ma piacevole scalata, il Pizzo Bidensc. Dalla vetta la Val Pontirone appare d'infilata con i suoi tormentati fianchi, mentre a meridione l'orizzonte è chiuso dall'impervia parete settentrionale del Torent Alto che emerge dalle gande di Buion: questa landa desolata una volta custodiva un ghiacciaio da cui si estraevano blocchi che, trasportati a valle con una teleferica lunga 9km, venivano spediti per alimentare le ghiacciaie di Lugano, Milano e Torino.

Oggi tutto è sprofondato nella memoria del tempo e le vaste conche ombrose sono tornate custodi dei silenzi e delle solitudini che in questa valle paiono, talora, palpabili.

Pizzo Bidensc dalla Senda del Bò per il Pizzo Scariòn

La cresta è in massima parte camminabile: le difficoltà sono sul Fii da Pratasc in corrispondenza di un blocco roccioso con un piccolo salto verticale da scalare in discesa (IV) e lungo la cresta S del Pizzo Bidensc che, pur semplice, offre una scalata molto aerea


  • difficoltà: PD+ (IV)
  • dislivello: 900m
  • tempo: 5h
  • quota max: 2335m

Dall'Alpe di Sceng (1548m) si segue dapprima lo sterrato, quindi un discreto sentiero che passando dai ruderi di Partigheresc (1731m) si alza alle gande di Crostàl. Toccata la cascina di Büiòn (2007m) ci si alza senza traccia verso E tra pietraie ed erba sino all'imbocco della cengia obliqua (2250m ca) indicata con segnavia: la si sale (catene e gradini in ferro) e facendo attenzione ad alcune rocce spioventi si raggiunge la panoramica sella della Senda del Bò (2295m – 1,30h).

Si prosegue verso N lungo la cresta seguendo il filo di alcune facili placche, si supera un primo rilievo cui segue un breve tratto sottile, si aggira a destra un blocco roccioso giungendo ad una placca appoggiata che si sale in aderenza (I); La cresta orizzontale conduce ad un breve ma impegnativo salto da superare in discesa (IV, 3m) oltre cui, per facili rocce, si raggiunge il Pizzo Scariòn (Crostàl Lung, 2335m – 2h). Si prosegue per la cresta N abbassandosi per facili placche appoggiate, con alcuni tratti molto aerei ma mai difficili (alcuni singoli passi di II-): dove la cresta scende più decisa la si abbandona e per l'erboso fianco occidentale si traversa in discesa raggiungendo il Passo Bidensc (2225m).

Dal passo si riprende il filo della cresta, si supera una lama spiovente quindi si scavalca una schiena orizzontale (III) portandosi brevemente sul fianco orientale; si torna sul fianco occidentale scalando un breve spigolo quindi facilmente si raggiunge la vetta del Pizzo Bidensc (2265m – 3h).

Dalla vetta ci si abbassa per il ripido fianco erboso occidentale, ed evitando le zone a placche si traversa in direzione del Passo Bidensc; si supera l'impluvio del passo e verso S si raggiunge una costola erbosa che si ridiscende fin verso quota 2100m ca (pianoro con resti di muro a secco), dove si traversa in piano e superato lo scivolo a placche di un riale si prosegue in quota lungo una traccia progressivamente più visibile, giungendo al terrazzo di erba e blocchi al piede delle rocce della cresta W del Pizzo Scariòn (2080m ca). Verso S si passa vicino ad un singolare masso, oltre cui senza evidente traccia si prosegue tra i rododendri entrando nel bacino di Crostàl: senza perdere quota ci si dirige verso SE individuando una traccia che, obbligata lungo l'unica cengia praticabile, traversa in lieve discesa; il sentiero, superato un piccolo riale, conduce sui facili pendii sopra Partigheresc dove, senza difficoltà, si riguadagna il sentiero di salita, da cui si rientra all'Alpe di Sceng (5h).

novembre 2016

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376484489160299649#6376484487264537074

Pizzo Bidensc - Stefano Roverato

riferimenti:

  • Guida delle Alpi Ticinesi: dal Passo del San Gottardo al Pizzo di Claro (Brenna - 1994)
  • Biasca e val Pontirone verso il 1920 (Gotthard End, ristampa 1996)