Pizzo Stella
Valchiavenna
Il Pizzo Stella è tra le più famose vette della val Chiavenna. Le sue eleganti linee, il panorama di prim’ordine e la relativa facilità della via normale la rendono una meta molto frequentata.
Vi è però anche un percorso poco conosciuto, che oltre a percorrere una divertente cresta rende fattibile l’ascesa in giornata. Si tratta pur sempre di un itinerario faticoso, soprattutto per il tipo di terreno, ma permette di raggiungere il Pizzo Stella senza incontrare nessuno e porta a conoscere la bella val d’Avero.
foto: Pizzo Stella e Val d'Avero
Pizzo Stella per la cresta SE
- difficoltà: T4
- dislivello: 1600m
- tempo: 5h + 3.30h
- quota max: 3163m
Dal Motto di Bondeno (1750 m) si prende il bel sentiero che con saliscendi conduce ad Avero (1678 m). Da qui si sale verso il ben visibile passo seguendo rade tracce e segnavia. La traccia si mantiene al centro della valle: giunta verso la testata della valle piega a destra e punta alla depressione del Passo d’Avero (2332 m – 2h). Lasciato il sentiero che prosegue in piano verso il lago dell’Acqua Fraggia, si rimonta verso N il ripido e faticoso costone con tracce e segnavia, dapprima su erba poi su blocchi e pietre, con qualche breve passo di II°. Si passa vicino al caratteristico monolito chiamato Cà di Lader(velocemente scalabile con passi di III°) e quindi si raggiunge la vetta del Pizzo Sommavalle (2813 m -3h).
Si prosegue verso N scendendo alla vicina bocchetta (2768 m), quindi si risale il filo di cresta verso la spalla di quota 2960 m. La torre che si incontra subito dopo la bocchetta si aggira sulla sinistra (W) per blocchi e placche (facile ma esposto). Non si raggiunge la vetta della spalla ma dove possibile si taglia verso destra (E) per pietraie in direzione della più alta sommità, da dove la cresta diviene lineare e pianeggiante e dove vi sono anche dei segnavia. Dopo una breve discesa si raggiunge la cresta SE del Pizzo Stella che, per detriti, conduce alla vetta (3163 m – 5h).
Dalla vetta si torna per alcuni metri sui propri passi sino a lasciare l’itinerario di salita e piegare a W seguendo l’itinerario della via normale del rif Chiavenna. Si taglia dove meglio si giudica la ripida parete SW ricoperta di sfasciumi e facendo attenzione a non smuovere sassi ci si porta al filo della cresta W, dove la traccia diviene abbastanza evidente. Ci si abbassa per la normale, per abbandonarla dove piega a destra in direzione del rif Chiavenna: proseguendo per la cresta W o per la settentrionale conca pietrosa si tocca il Passo dei Mortee (2706 m – 30 min). Dal passo ci si abbassa verso la val d’Avero: non vi sono tracce e bisogna scegliere la direzione migliore lungo i numerosi terrazzi dapprima detritici, poi erbosi. Dapprima si piega a destra (W) verso una lingua di detriti che consente di abbassarsi evitando i salti rocciosi posti subito sotto il passo. Si scende quindi per la massima pendenza, poi con lunga diagonale in discesa ci si porta verso sinistra (SE), puntando verso la verticale della Cà di Lader. Su terreno erboso, oltrepassate alcune vallette, si supera un solco torrentizio quindi, per tracce di animali, ci si porta su un ben visibile costone erboso da cui, con ripida discesa, si raggiunge l’ampia vallata a quota 1900 m circa.
Senza percorso obbligato si raggiunge Avero e quindi Bondeno (3.30h dalla vetta).
luglio 2004