Punta delle Gheule

Val Soana

Cima minore della Val Soana, è la bastionata rocciosa che conclude la cresta occidentale del Monte Canaussa. Il versante meridionale appare tormentato da canali e corrugamenti rocciosi, mentre verso nord i pendii sono meno aspri anche se non meno selvaggi: nonostante la croce di vetta infatti non esistono sentieri evidenti che conducano sulla Punta delle Gheule: per guadagnarne la sommità occorre salire per ripide faggete ed aperti pendii senza tracce, sfruttando ove possibile le tracce di animali.

Punta delle Gheule

La via più diretta probabilmente è la dorsale sopra Tiglietto (non verificata): qui si propone invece un anello lungo le boscose pendici settentrionali, con traversata sotto la creste fino alla Cima Tavorna. Tranne la parte finale della discesa, il resto del percorso si svolge in completa assenza di sentieri, su terreni senza difficoltà ma che richiedono buon orientamento e capacità di muoversi su terreni senza traccia, non esposti ma con alcuni tratti ripidi.


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 1000m
  • tempo: 2.30h + 3h
  • quota max: 1976m

Da Cernisio (1024m) si prosegue brevemente per la strada asfaltata che entro nel vallone di Servino. Poco prima di una diroccata cappella votiva, nei pressi di una bassa costruzione, si sale senza traccia evidente il pendio boscoso. Si mantiene dapprima la direzione SSE quindi, evitando le zone più ripide, si piega progressivamente verso destra (S) sino a raggiungere tra i 1400m e i 1500m la dorsale NW della Punta delle Gheule, ben identificata dall'importante valle del Rio Lesche. Si prosegue quindi mantenendone il filo, toccando il grosso ometto in pietra di quota 1584m, quindi ancora in decisa salita, sempre lungo il filo, abbandonando più sopra la faggeta per una zona mista di conifere e ontani. Verso quota 1700m si toccano i ruderi di un alpeggio: mantenendo la medesima direzione si esce degli ultimi arbusti e ci si porta sulle ampie praterie, puntando quindi alla ora visibile vetta. Il filo della dorsale diviene più stretto, e tra bassa vegetazione e facili roccette si guadagna la cima più alta della Punta delle Gheule (1976m – 2,30h).

Per facile crestina ci si porta in prossimità del dente roccioso di quota 1964m (croce): alla selletta subito prima del dente si abbandona la cresta per abbassarsi verso destra (W) lungo un ripido canale erboso: sfruttando rade tracce di animali ci si abbassa per poi piegare verso sinistra e riguadagnare il filo della dorsale: si prosegue quindi sempre verso WSW, dapprima prossimi alla cresta rimanendone sul fianco settentrionale, quindi calcandone il filo dove questa diviene più appoggiata e camminabile. Si raggiunge così la Cima Tavorna (1684m) dove la cresta diviene bifida: lasciata quella che scende verso Tiglietto (S) si piega a destra (N) e ci si abbassa sino all'ampia radura dell'alpeggio di quota 1615m. Ci si porta al di sotto dell'enorme pilone della linea elettrica, oltre il quale si individuano dei vecchi bolli gialli: li si segue, rimanendo sempre sulla sinistra dell'elettrodotto, sino a raggiungere la zona dell'alpe Ianronc (1335m). Sempre seguendo i bolli ci si immette subito dopo sul sentiero “la vi dle guardie” proveniente da Tiglietto: lo si segue quindi piegando verso destra e, non sempre evidente ma comunque bollato, dopo aver attraversato il Rio Lesche riconduce a Cernisio (3h dalla vetta).

Ottobre 2012