Mattju

Rhonetal


Inusuale percorso per queste vallate, dai pendii addolciti e urbanizzati, sovente occupati da impianti sciistici che rendono arduo ricercare un itinerario che permetta di calarsi in ambienti selvaggi e solitari. Invece il sentiero che porta da Ladu all'alpeggio di Imine regala proprio questo: un bosco di larici secolari, bastionate rocciose, ed un sentiero che sfrutta in maniera sorprendente cenge aeree e gradini rocciosi.

Mattju e Imine

Il percorso non è indicato ma è ben evidente ed è attrezzato con cavi passamano nei punti più esposti. Tali assicurazioni, invero non indispensabili, rendono comunque meno selvaggio questo suggestivo percorso, che richiede comunque un minimo di dimestichezza con questo tipo di esposizioni e di terreni.


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 750m
  • tempo: 4h
  • quota max: 2031m

Da Ladu (1354 m) si segue brevemente la strada asfaltata che sale a monte del paese. La si abbandona presto per salire l'ampio sentiero segnato che, passando sotto una zona rocciosa, sale diagonalmente sino a Spilbielalpji. Si sale per la traccia, non segnata, che rimonta alle spalle delle baite con diversi tornanti, sino a quota 1998 m dove si attraversa il canale del torrente e, in falsopiano, si raggiungono i ruderi di Mattju (2031 m).

Dalle alpi si prosegue verso SW mantenendo il filo della stretta dorsale: si raggiunge così, lungo una traccia, quota 1915 m da dove si piega nettamente a destra (N) e su sentiero evidente ci si abbassa nella parte alta del Marchgrabe, sotto importanti pareti rocciose, fino a toccare Imine (1681 m).

Subito a valle della baita ha inizio una traccia, ben evidente, che inizia il lungo traverso verso S: con un ingegnoso sitsema di cenge il sentiero, attrezzato con funi nei tratti più impegnativi, porta ad attraversare il Marchgrabe e successivamente un secondo grande canale, il Bachigrabe. Sempre in falsopiano si guadagna quindi la panoramica costa oltre cui si riapre il panorama sulla valle di Briga: in breve, con facile discesa verso E, si torna all'abitato di Ladu.

agosto 2011