Val Chiavenna
foto: dalla Punta Como il Sasso Manduino e la Bocchetta del Sereno
Dimenticato e difficile passaggio tra l’alta Val dei Ratti e l’alta Val Ladrogno, la Bocchetta del Sereno è un anonimo intaglio nella frastagliata cresta tra il Sasso Manduino e la Punta Como. Non ha scopo quale collegamento tra le due valli (che avviene più facilmente attraverso la Bocchetta di Spassato per sentiero segnato) ma fu un valico, certamente già noto ai cacciatori, utilizzato dagli alpinisti che dalla capanna Volta dovevano raggiungere le vie di salita dei versanti occidentali della catena. Oggi sono pochi a conoscerne l’ubicazione e le difficili vie d’accesso.
In abbinata alla Bocchetta del Sereno è meritevole raggiungere la vicina e facile Punta Como, dove la prospettiva si amplia sulle cime che coronano la due valli e di fronte a cui troneggia la mole del Manduino.
Nota: la bocchetta si trova a NE del rilievo 2754.6 ctr e presenta due intagli ravvicinati e separati da un gendarme facilmente aggirabile sul fianco Val Ladrogno: dei due solo il meridionale è accessibile dalla Val dei Ratti e rappresenta il punto di svalico.
Le difficoltà sono concentrate negli ultimi 100m dove occorre muoversi tra esili cenge erbose e ripidissimi canaletti evitando i numerosi risalti di roccia. Alle difficoltà di progressione si sommano le ancor più importanti difficoltà di orientamento in quanto la bocchetta non è identificabile ed occorre salire ad intuito nel dedalo di debolezze senza alcun valido riferimento.
Dal rifugio Volta (2212m) ci si dirige verso W senza traccia puntando al grande terrazzo di ganda sorretto da una balza rocciosa, propaggine della cresta SE della Punta Volta; si supera la fascia di roccia lungo una stretta cengia erbosa (2340m ca) che conduce al terrazzo (2370m) dove si entra nell’ampia conca della Valletta del Sereno. Verso N si risale la vasta ganda chiusa tra la Punta Como e la Punta Volta sin verso quota 2680m ca, dove si prende una lunga cengia erbosa che orizzontalmente verso sinistra (SW) definisce la sommità di uno zoccolo roccioso; si percorre la cengia e scavalcata una nervatura si risale un ripido canaletto di erba e placche sino ad una cengia intermedia (2700m ca) che si segue verso sinistra; si passa al piede di un campo di placche, traversandone alcune nei punti di debolezza (II+) e si giunge ad un breve e ripido canalino: lo si rimonta portandosi sul pendio erboso superiore, più appoggiato, da cui verso destra (N) ci si alza senza più difficoltà puntando ad un gendarme con roccia appoggiata e sporgente presso cui si trova il piccolo intaglio della Bocchetta del Sereno (2740m ca).
luglio 2018
settembre 2020
L'accesso dalla Val Ladrogno è meno labirintico che quello dalla Val dei Ratti, ma rimane un percorso articolato e non sempre intuibile. Le difficoltà maggiori si incontrano verso quota 2550m ca dove uno zoccolo roccioso interrompe la continuità del pendio: occorre scalare alcune esposte rocce o, in alternativa, risalire un breve ma ostico e pericoloso canale di instabili fasciumi. Gli ultimi metri per la bocchetta sono difesi da un breve bastione roccioso su cui è necessario muovere alcuni passi di scalata. L'intaglio della bocchetta rimane anonimo e non intuibile dal basso.
Dal bivacco Casorate Sempione (2110m ca) si seguono i bolli che verso S conducono al sentiero che scende all’Alpe Ladrogno; li si abbandona subito dopo la breve pietraia di grossi blocchi e si prosegue senza traccia verso S, superando il torrente (2140m ca) che scende dal vallone a N della Punta Magnaghi; con alcuni strappi ripidi si scavalcano un paio di costole erbose e percorrendo una larga cengia erbosa (2250m ca) al piede della cresta W della Punta Magnaghi si supera il torrente (2330m ca) che scende dal vallone tra la Punta Magnaghi e la Punta Como (questo vallone è difeso da un vasto bavaglio roccioso che ne preclude l’accesso dal basso). Si punta sempre verso S all’evidente canale di pietrame che si raggiunge dopo aver attraversato una prima ganda (ganda inferiore): si risale il canale tra pietrame malfermo, e superata una strozzatura (II, chiodo per calata sullo sperone sinistro orografico) si esce sulla ganda intermedia (2450m ca), al piede dello spigolo NW del Sasso Manduino. Volgendo a sinistra (E) si raggiunge lo sbocco di uno stretto canale (2580m ca) da cui due possibilità:
-si piega nettamente a sinistra (N) raggiungendo un risalto di erba e placche dove ci si alza puntando ad una stretta fessura obliqua, salente da sinistra a destra e sovrastata da un roccione squadrato inclinato: per la placca di erba e roccette sulla destra della fessura ci si alza guadagnando la facile sommità della dorsale che conduce alla ganda superiore
-si entra nel canale e lo si risale tra pietrame mobile (attenzione), si superano due blocchi incastrati (singoli passi di IV) se ne esce a sinistra guadagnando la vasta ganda superiore (sconsigliabile)
Si giunge quindi alla ganda superiore che si percorre verso E sin verso quota 2650m ca: individuata la massima depressione della cresta (raggiunta da un canaletto di sfasciumi) la si ignora, ci si sposta poco più a sinistra (N) e si entra in un canale rampa; scalando alcuni facili blocchi si giunge ad risalto più difficile: lo si aggira scalando la fessurata parete di sinistra (destra orografica) verticale me breve e ben appigliata (II), quindi senza più difficoltà si raggiunge la Bocchetta del Sereno (2740m ca – 2.30h).
Nota: per la discesa da questo versante in Val Ladrogno è anche possibile, dall’attraversamento del torrente di quota 2330m ca, abbassarsi direttamente verso W; per dossi di bassa vegetazione (Val dei Dossi dei Molinelli) ed aggirando logicamente i risalti si raggiunge il diroccato alpetto di quota 1880m ca, dove i resti di un sentiero conducono verso N ed attraversati i due solchi torrentizi raggiungono l’Alpe Ladrogno (1700m). E’ un percorso più breve di quello verso il Casorate Sempione ma il terreno è più faticoso e può presentare problemi di orientamento.
luglio 2018
settembre 2020
Il versante occidentale della Punta Como si presenta come una distesa di blocchi poco inclinata: l’ascesa alla cima dal terrazzo di ganda di quota 2650m ca è quindi elementare, ma le difficoltà rimangono nei difficili accessi al terrazzo di ganda, che sono i medesimi descritti per la Bocchetta del Sereno.
La ganda di quota 2650m ca al piede del dossone W della Punta Como si raggiunge: dalla Val Ladrogno seguendo il percorso per la Bocchetta del Sereno; dalla Val dei Ratti svalicando la Bocchetta del Sereno.
Dalla ganda si rimonta il facile dossone W che per blocchi conduce sino alla larga vetta della Punta Como (2846m igm – 0.30h).
luglio 2018