Da Faèd (755m), subito dopo il ponte pedonale, si segue il sentiero pianeggiante che conduce a Sonlert. Si supera il Ri di Foiòi e poco dopo, prima di raggiungere Serta, si lascia il sentiero per seguire una traccia a destra e ci si dirige verso l'angusto ingresso della Val di Foiòi. Costeggiando la destra idrografica del Ri di Foiòi si trovano dei gradini sull'argine di pietrame, quindi all'ingresso della valle di Foiòi la traccia diviene più evidente anche se brevemente disturbata da sterpi. Per belle scalinate ci si addentra nel vallone sin a quota 950m circa, dove sulla sinistra (N) si alza una mirabile scalinata che consente di uscire dalla forra e guadagnare la cengia boscosa di quota 1000m. Si percorre la cengia verso N in direzione del Ri del Prel, uscendo così dalla Valle di Foiòi e riportandosi sul versante Bavonese. A quota 1040m circa si individua sulla destra, verso le piodate rocciose, un grosso muro a secco (Barbacane): abbandonata la traccia che prosegue verso N lo si raggiunge e grazie ad una breve e stretta cengia nella parete rocciosa (fune) ci si porta sulla cengia boscosa superiore. La si percorre in direzione S (parallelamente al sentiero inferiore di arrivo). Si supera un breve gradino roccioso quindi ci si riporta sul bordo della Valle di Foiòi. La traccia piega a NE e riprende a salire portandosi all'interno della Valle di Foiòi. Verso i 1250m si supera una breve placca rocciosa quindi, in breve, si arriva a Terasc (1276m – 1,15h).
Mantenendo sempre la direzione NE si raggiunge in breve un piccolo solco torrentizio: grazie ad un muretto a secco (Consceda - tacca per trave e gancio) lo si supera e si prosegue in ascesa diagonale incontrando anche una erta scalinata alla base di una liscia parete (Scalinata del Passo Lungo), quindi a 1400m si traversa in lieve discesa un'enorme placconata chiara grazie ad un'ampia cengia pianeggiante. Si rientra nel bosco e si raggiunge una pietraia che occorre risalire (pochi resti del sentiero) per poi riprendere la direzione verso destra. A 1500m si traversa uno scivolo roccioso su di una placca umida e molto esposta sfruttando con attenzione le tacche scavate. La cengia boscosa diviene sempre più esposta e la traccia rimane sul bordo dei precipizi. Superato un ultimo solco (Riale delle Piode di San Marco) tramite una cengia scavata, ci si porta al di sotto di una dorsale boscosa: la si risale dapprima per tracce evanescenti quindi per gradini fino a raggiungere la Corte Foiòi di Fondo (1718m – 2,30h).
La discesa avviene per il medesimo itinerario (2h).
novembre 2012