Da Vocaglia (1005 m) si sale alla solare Prou (1257 m). Dall'alpeggio più alto si prende la traccia che verso destra (E) entra nella Valle di Vocaglia. La traccia, dapprima visibile, raggiunto un pianoro boscoso scompare: occorre proseguire verso W senza guadagnare quota fino ad individuarla nuovamente. Dopo una breve discesa attraversa il primo rio verso quota 1330 m, quindi su traccia più difficoltosa guadagna un piccolo terrazzo dove vi è un vecchio segnavia molto sbiadito. Il sentiero prosegue alla medesima quota, con solo brevi saliscendi, ed attraversa altri torrenti. Verso i 1400 m si raggiungono dei muretti a secco che disegnano una traccia in netta salita: si abbandona la traccia pianeggiante e si segue con ripida salita il sentiero ricco di gradini e sostegni in pietra. Si sale così al di sopra dei risalti rocciosi che sostengono Bresciugoi: la traccia quindi piega a destra (E), traversa sotto delle placche rocciose raggiunge l'aperta dorsale su cui sorge Bresciugoi (1565 m – 1h).
Dall'alpe si rimonta verso N la spoglia dorsale, aggirando lungo facili cenge e canaletti erbosi i vari gradini rocciosi, e si raggiunge la vetta del Mottone (1769 m – 1,30h). Si prosegue per la facile cresta NW sfruttando tracce di animali, toccando Sponde della Colma e Ca della Colma (1722 m). Da qui si risale verso il Pizzo per tracce lungo il fianco SE e rimanendo sempre prossimi alla cresta orientale. Si va quindi a guadagnare la cima del Pizzo Zucchero (1899 m - 2,30h).
Da qui le difficoltà cessano: non resta che portarsi sulla vicina anticima sud e seguire il sentiero segnato che verso W conduce ai frequentati Alpi di Salei (1777 m), da dove si imbocca il comodo sentiero che lungo la val Lavadina scende a Ligunc (1343 m) e quindi a Comologno (1085 m – 2h dalla vetta)
dicembre 2011