Alpe di Ruscada

Locarnese


Lungo e faticoso anello nei meandri abbandonati della Valle di Cugnasco, selvaggio solco che sbocca sulla popolosa piana di Bellinzona. I sentieri segnati si mantengono alti e lontani dai ripidi fianchi boscosi sul cui fondo scorre, tumultuoso, il Rio di Cugnasco. La fitta rete di sentieri che collegava gli alpeggi di mezza quota è ormai abbandonata e sovente le tracce sono scomparse: occorre passione per questi luoghi per intraprendere questo ampio anello.

foto: Rio di Cugnasco

Alpe di Ruscada dai Monti di Brancadella

La mancanza di sentiero richiede un uso attento della vecchia Cns e piede fermo per il terreno spesso ripido e con alcuni punti esposti da non sottovalutare.

Suggestivo il tratto tra Corte di Fondo e Monti di Colla, che su interessante e ben tenuto sentiero percorre la testata della valle con begli scorci sugli aspri valloni e sull'alta cascata del Rio Cugnasco che, lasciati i dolci pascoli dell'Alpe di Ruscada, si getta deciso tra i precipizi della valle.

Note:

- il sentiero che collegava Ronchi di Natel con Sciarada non esiste più nel tratto sinistro idrografico ed è impercorribile per le umide cenge sull'espostissimo orlo delle cascate del Rio di Cugnasco


  • difficoltà: T5-
  • dislivello: 1400m
  • tempo: 6,30h per l'anello
  • quota max: 1525m

Da Cugnasco (240m) ci si alza per scalinate a Sciarana e quindi a Brancadella (500m). Per sentiero non sempre evidente ci si porta ai Monti di Brancadella e quindi, in traverso, ai Monti del Nadello (887m). Da qui si prende la traccia, dapprima pianeggiante poi in lieve ascesa, che si inoltra lungo il fianco della valle. Si tocca una carbonera in zona Croazet (950m ca) quindi dopo una breve gradinata si passa un riale e delle vecchie passerelle di tronchi. Si raggiunge una grossa forra: per sentiero stretto e molto esposto (qualche punto franato) se ne percorre il fianco sinistro idrografico, in piano, quindi si attraversa il torrente (1020m ca). Si prosegue sul versante opposto, in piano, finchè la traccia scompare: si rimonta quindi la facile ma faticosa Costa delle Bedole sino a quota 1360m ca dove si lascia la costa e si traversa in piano verso N nel ripido fogliame (attenzione), passando sopra uno scosceso ed ampio canale franoso. Risolto il canale ci si abbassa ritrovando il vecchio sentiero (1330m ca) che si segue pressoché in piano. Si raggiunge la breve dorsale boscosa di Alla Motta che si risale facilmente, quindi dalla quota 1436m, senza traccia, ci si alza per collegarsi col sentiero segnato che giunge dalla capanna Orino. Lo si segue e ci si porta alla bella conca della Corte di Mezzo dell'Alpe Ruscada (1525m – 3,30h).

Passato il Rio di Cugnasco sul ponte si lascia il sentiero segnato che prosegue ai Monti della Gana e per l'ampio pascolo ci si abbassa a Corte di Fondo (1464m). Si piega a destra (W) e superata una pietraia ci si porta sul ciglio di una fonda forra: si prende l'unica traccia possibile (1430m ca) e si risolve la forra, da cui il sentiero, ben visibile, esce superando alcune facili placche gradinate alzandosi di alcuni metri. Dopo un breve traverso il sentiero si abbassa e, passati da un punto panoramico, si continua sempre in quota. Si passa un ampio vallone oltre cui la traccia si alza di una cinquantina di metri ricollegandosi con il sentiero segnato che si mantiene sino ai Monti di Colla (1370m). Si prosegue brevemente verso i vicini Monti della Gana ma, prima di raggiungerli, ci si abbassa senza traccia per ripido ma facile pendio puntando a SSE in direzione dei ruderi di quota 1200m ca dove si ritrovano vaghe tracce del vecchio sentiero che si segue. Si passa poco distanti dalle misere baite di Camana quindi, sempre per rade tracce, ci si abbassa verso S mantenendo il solco del sentiero, solo a tratti visibile, raggiungendo i Monti del Gilard (900m).

Dai Monti del Gilard il sentiero torna ben visibile: lo si segue per il lungo ed interessante traverso che passando dai Monti dei Massera (819m) raggiunge l'Alpe Ronchi (720m). In rapida discesa ci si porta ai Ronchi di Natel (467m) e quindi, per sentiero segnato ed intersecando la carrozzabile, ci si riporta a Cugnasco (6,30h).

dicembre 2014