Punta Fiorelli

Valmasino

foto: Punta Fiorelli (a sx) e Punta Medaccio (a dx)

Elegante picco sulla cresta spartiacque tra la Valle dell’Oro dalla Val Merdarola, la Punta Fiorelli s’impone alla vista da qualunque prospettiva la si guardi, in particolare se osservata dalla Bocchetta di Medaccio dove le slanciate pareti nord e sud, su cui si sviluppano diverse vie di arrampicata, ne definiscono l’ardito profilo. Per il lungo avvicinamento e le difficoltà alpinistiche è una vetta raramente raggiunta: la via normale, lungo la cresta SW, offre difficoltà discontinue con alcuni passi fino al IV+.

E’ una salita alpinistica di stampo classico che regala una piacevole arrampicata ed una cima di soddisfazione.

Punta Fiorelli per la cresta SW

La cresta, con tratti molto aerei, offre roccia ottima e l’arrampicata, anche se discontinua per alcuni tratti camminabili e qualche zona erbosa, è di soddisfazione. Non vi sono chiodi in via, ma i passaggi più impegnativi sono ben proteggibili grazie a fessure e spuntoni. Anche le soste sono da attrezzare.

Materiale: corda da 60m, friends fino al 3,5 e cordini da abbandono per le calate.


  • difficoltà: AD+ (IV+)

  • sviluppo: 300m

Il punto di attacco è nell’evidente intaglio erboso di quota 2200m ca, dove la cresta SW della Punta Fiorelli si distacca decisa dall’orizzontale profilo della cresta che giunge dalla Bocchetta di Medaccio. L’intaglio, al di sotto di una roccia spiovente, si raggiunge per un ripido canaletto erboso lasciando il sentiero della Bocchetta di Medaccio verso quota 2150m

L1: dall'intaglio di quota 2200m ca si sale per la ripida cresta di erba e facili roccette (I) sino alle prime rocce (S1)

L2: poggiando a sinistra si scala il primo breve diedro (IV) oltre cui per cresta aerea di lame e blocchi (III) (S2)

L3: ci si porta ad un risalto che spiovente verso N definisce il secondo breve diedro: si entra nel diedro (attenzione ad un masso mobile) vincendo l'uscita verticale in opposizione (IV+), oltre cui il terreno diviene più facile (qui si trova l'ultima sosta della via Waiting List) (S3)

L4: poggiando a sinistra si scala una bella placca per delle generose fessure (III), quindi si prosegue sul filo camminabile ed in parte erboso (S4)

L5: superato un breve tratto ripido con arbusti si raggiunge una breve placca: non se ne raggiunge l'invitante sommità ma la si traversa a sinistra portandosi sul fianco N della cresta, dove ci si abbassa di 2m (III+) su di una stretta cengia ed un piccolo intaglio nuovamente sul filo di cresta. (S5)

L6: dall'intaglio si prosegue per l'aereo filo su belle lame (II), da cui la cresta diviene camminabile e conduce ad un successivo minuscolo intaglio che si supera portandosi sulla piccola placca finale (III) il cui apice definisce la vetta della Punta Fiorelli (2391m).

Discesa:

si percorre in discesa la cresta in arrampicata sino alla S4 da dove, sfruttando i solidi spuntoni, si effettuano tre calate sino alla S1, da cui si ridiscende all’intaglio 2200m ca per erba e roccette della L1.

luglio 2017

album fotografico:

Punta Fiorelli: per la cresta SW - lug2017

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376485271296343441#6376484448219341410

Punta Fiorelli cresta SSW - Il Gabo Wild 82

riferimenti:

Nel Regno del Granito (A. Gaddi - 2014)