Castel de Leves

Triangolo Lariano

foto: la parete della Crutascia

Il Castel de Leves non è una cima particolarmente attraente: l'ampia sommità pianeggiante e boscosa offre ben pochi spunti panoramici, ed è inoltre a pochi minuti dalla vicina strada che sale da Barni. Verso oriente, però, il Castel de Leves precipita sul lago con una serie di scoscesi pendii attraversati da ripidi valloni: su questo fianco si snodano alcuni sentieri che offrono interessanti percorsi e soprattutto suggestivi scorci sulle acque del lago e sulle montagne circostanti.

Castel de Leves da Onno

Sebbene indicati con segnavia questi sentieri sono abbandonati e ben poco frequentati: sovente occorre quindi ricercarne le tracce svanite tra i boschi e invase dalla boscaglia; sono quindi sentieri che richiedono buon orientamento e per i quali, in qualche tratto, è necessaria attenzione per la ripidità del terreno.

Di seguito si descrive un anelllo che risale la sinistra idrografica della selvaggia Val Ferrera lungo il sentiero n 7 (via Biancabella) e ne ridiscende la destra per il sentiero n 1 (via Darniga)


  • difficoltà: T4
  • dislivello: 770 m
  • tempo: 2h + 1h
  • quota max: 966 m

Da Onno (200 m) ci si porta a monte dell'abitato raggiungendo il basamento della lunga rete paramassi. Si imbocca una mulattiera che verso N conduce verso la val Ferrera, che ben presto diviene un sentiero malmesso e invaso dalla boscaglia. Mantenendo ai vari bivi sempre la traccia più a monte, si imbocca il sentiero n 7 che attraversato l'imbocco della val Ferrera si alza raggiungendo il piccolo promontorio del Dosso del Falò (410 m circa). La traccia, poco evidente, piega a sinistra (S) e in traverso raggiunge un primo pulpito roccioso panoramico, oltre cui attraversa una

ripida valletta e si alza ad un secondo promontorio in posizione dominante (470m ca – vecchi cavi di fili a sbalzo); si prosegue sempre in traverso ascendente, e superate altre piccole e scoscese vallette attraversa il solco principale della Valle del Montone (510m ca). Percorrendo una serie di facili ma aeree cenge si raggiunge il piede della parete calcarea di Crutascia (590m ca), quindi aggirandola in senso orario la si risale guadagnando l'erboso pendio sommitale che si risale ripidamente sino a Cadentel (710m ca), un masso calcareo in equilibrio su di un ciglio; da qui la traccia diviene molto effimera: dapprima si traversa verso sinistra (S) in lieve ascesa, quindi si rimonta un bosco franoso fino alla fascia rocciosa soprastante (800m ca); si traversa quindi a sinistra (S) raggiungendo la parte superiore di uno scosceso canale tributario della Val Ferrera (830m ca); si risale lo stretto canale terroso su terreno franoso ed umido per una decina di metri (vecchie catene) sbucando sul sentiero n 6 che,verso sinistra (S) conduce all'ampia radura del Caval di Barni (864m - monumento commemorativo di un incidente aereo). Si sale verso W all'ampia sella boscosa, da cui dei segnavia biancorossi piegano a destra e rimontano la dorsale meridionale del Castel del Leves. La traccia si mantiene sempre sul versante verso il lago, e superati alcuni brevi ed elementari gradini rocciosi raggiunge l'ampio pianoro sommitale del Castel de Leves (966 m - 2h).

Si torna sino al monumento commemorativo e da qui, con diagonale in lieve discesa, ci si abbassa leggermente senza traccia per il comodo bosco in direzione SSE. Si individua un'ampia zona recintata nel mezzo del bosco: il sentiero n 1 ha inizio sul margine meridionale del recinto, e ne percorre il perimetro a valle portandosi quindi sul ciglio meridionale della val Ferrera. Il sentiero percorre il filo della dorsale sin verso quota 650m ca, dove nei pressi di un promontorio panoramico il sentiero piega a destra e su tracce in parte cancellate si porta sulla destra orografica di una valletta: riprende quindi la discesa restando sul ciglio destro della valletta che più in basso diviene una trincea fin verso quota 500m ca, dove torna sulla sinistra e per l'aperta dorsale raggiunge la sommità del Sasso di Onno (450m ca); da qui il sentiero, più evidente, piega nuovamente a destra e percorsa la bella cengia di Darniga si abbassa con percorso panoramico sino a raggiungere una mulattiera verso quota 300m ca seguendo la quale, in discesa, si torna ad Onno (1,30h).

ottobre 2011

febbraio 2015