Piz Deserto
Val Calanca
Val Calanca
foto: Alp d'Arbeola
Il Piz Desert si trova sulla cresta che dal Piz Pian Grand, scendendo verso la Val Calanca, divide i solitari bacini dell’Alp d’Arbeola di Calanca e dell’Alp de la Bedoleta. Entrambe abbandonate, queste alpi sono oggi di laborioso accesso per la scomparsa dei sentieri che le servivano.
Stupisce in particolare l’oblio dell’Alp d’Arbeola di Calanca, un alpeggio adagiato in un idilliaco fornale, sorto sulle rive di uno stupendo laghetto circondato da zone favorevoli al pascolo ma diroccato da tempo immemore; forse, terminata l’epoca della transumanza dei pastori bergamaschi (vedi il Sass de la Scritura), nessuno dei pastori calanchini fu interessato a mantenerla attiva e la successiva bandita di caccia isolò definitivamente questo bacino.
Non meno selvaggia la valle dell’Alp de la Bedoleta, che forse sfruttata più lungamente dell’Alp d’Arbeola è comunque da decenni abbandonata e del sentiero indicato sulla Cns rimane ben poco.
Il Piz Deserto quindi, se salito dalla Val Calanca, è una cima di un certo impegno tanto per l’avvicinamento quanto per l’ascesa dei ripidi pendii finali: entrambi i percorsi qui descritti (dall’Alp d’Arbeola di Calanca e dall’Alp de la Bedoleta) sono quindi riservati ad esperti di questi ambienti.
Accesso stradale
Da Rossa si sale per la stretta strada asfaltata a Valbella, da cui uno sterrato prosegue in piano e, superata la sbarra (chiusa in caso di esercitazioni militari), prosegue lungamente sino ad un’ampia radura (cartello di divieto) dove si posteggia
Percorso faticoso che si svolge su terreno senza traccia, con una vasta zona di ontanelle da attraversare che richiede pazienza e motivazione. Non è dato sapere se questo sia il versante dove transitava l’antico sentiero al servizio dell’alpe (nessuna carta riporta sentieri al servizio dell’alpe) ma la presenza del rudere di quota 1758m ed i resti di alcuni gradini nel traverso finale verso il fornale lasciano presupporre che dove oggi è un’intrico di boscaglia anni fa transitavano le greggi. Un altro possibile accesso (non verificato) poteva essere dalla Val di Passit all’erboso rilievo 1955m da cui, per evidenti tracce di animali, si giunge al fornale dell’alpe.
Nota: l’accesso più semplice per l’Alp d’Arbeola di Calanca è per il sentiero segnato che transita tra il Pass de la Cruseta e la Bocca de Rogna
Dal posteggio (1338m) si raggiunge Pian d’As dove prende avvio la mulattiera segnata che conduce al Pass di Passit. Dopo una veloce salita il sentiero prosegue in piano e superato il Calancasca sul ponte di quota 1405m prosegue verso l’Alp de Alögna: prima di superare il Ri d’Arbeola si abbandona il sentiero e senza traccia si sale per il costone boscoso della sinistra idrografica del Ri d’Arbeola. Verso quota 1570m ca si raggiunge una prima balza rocciosa, la si aggira a sinistra giungendo ad un breve ed erto canaletto sulla cui testata si trovano i resti di una scalinata crollata: sfruttando le rocce sulla destra lo si rimonta (II-) e si prosegue su terreno facile parallelamente al bordo che precipita verso valle; aggirata sempre verso sinistra una successiva balza si giunge al terrazzo di quota 1758m dove, tra la vegetazione, si rintracciano i resti di un piccolo ricovero (1h).
Dai ruderi una traccia di animali prosegue in piano verso NE e si addentra nella sinistra idrografica della valle, dove sfruttando i tunnel degli animali ci si addentra nella macchia di ontanelle: non esiste un percorso obbligato, ma occorre evitare brevi balze e nervature rocciose puntando alla visibile cengia di quota 2000m ca che taglia il costone che da La Raspa scende verso N; dopo l’estenuante traversata si giunge quindi alla cengia dove compaiono i resti di un vecchio sentiero che, in lieve discesa passando al piede di una breve fascia rocciosa, si porta vicino al Ri d’Arbeola ed aggirato il costone consente di entrare nel tranquillo ed aperto fornale delll’Alp d’Arbeola di Calanca (2016m – 2.30h).
Luglio 2017
Dall’ampio fornale dell’Alp d’Arbeola il Piz Deserto si alza con pendii detritici che conducono sino alle rocce sommitali: è questa la via di salita più semplice volendo raggiungere il Piz Deserto da N. Un’interessante e impegnativa alternativa a questi pendii di sfasciumi è la breve cresta NW, chiamata La Raspa per il suo aspetto dentellato: il filo di cresta, che verso la Calanca precipita con un salto verticale di un centinaio di metri, si percorre con una facile scalata che in taluni punti diviene alquanto delicata per l’eccezionale esposizione. Consigliabile una corda da 30m.
Dall’Alp d’Arbeola di Calanca (2016m) ci si alza verso SW per facili pendii sino al rilievo 2259m posto sul filo di cresta; si segue la cresta che facilmente, tra erba e rocce, dopo una breve discesa su facili placche conduce ad una piccola prua rocciosa: la si scala direttamente (II+) quindi per il breve filo di blocchi rotti si raggiunge un primo risalto; poggiando sul lato W per rocce e gradini erbosi (II-) se ne raggiunge la sommità dove la cresta torna camminabile e conduce ad un piccola parete con una macchia rossa (2380m ca), che si aggira a sinistra (E) e per poggiate placche si raggiunge la depressione dove s’innalza una difficile torre. La si aggira verso destra (W) sfruttando l’unico punto debole, una stretta ed espostissima cengia erbosa dove una piccola placca costringe ad un delicato passo (I), oltre cui su terreno infido (roccette e detriti) ci si riporta sul filo della cresta dove terminano le difficoltà. Qui la cresta sfuma nel pendio finale del Piz Deserto: poggiando a sinistra (E) ci si alza per placche rotte e pietrame mobile (attenzione) sino alla vetta del Piz Deserto (2505m – 1.30h).
Luglio 2017
Del sentiero indicato sulla Cns rimane ben poco: alcuni sbiaditi segnavia biancoblu (non ufficiali) aiutano parzialmente nell’individuazione del percorso, ma l’orientamento rimane difficoltoso ed il terreno è faticoso. La traccia talora si discosta da quella riportata sulla Cns.
Dal posteggio (1338m) si raggiunge Pian d’As e ci si porta sulla sinistra idrografica del Calancasca sul ponte di legno. Senza traccia si rimonta la sponda boscosa (La Gareg d’As) quindi verso destra si supera il riale (1416m) che scende da I Canal de la Raspa; senza traccia evidente si rimonta il pendio sin verso quota 1580m ca, dove verso destra (S) si traversa alla forra dell’Ör del Margna: senza alcuna traccia si traversa in mezza costa l’erbosa destra idrografica della forra, quindi dove possibile (1650m ca) la si attraversa guadagnando la sinistra idrografica. Si sale per la dorsale boscosa che verso quota 1770m ca diviene obbligata: per traccia si entra quindi in un primo canale torrentizio (sovente con depositi di valanga), superato il quale ci si alza brevemente e si supera un secondo torrente (1800m ca) si traversa verso SW in piano raggiungendo il terrazzo dell’Alp de la Bedoleta (1813m – 1.30h).
Luglio 2017
Verso S il Piz Deserto scende con ripidi pendii erbosi: la salita, risolto il laborioso accesso dell’Alp de la Bedoleta, avviene quindi per erti canali erbosi che richiedono piede fermo. L’esposizione è determinata dalla ripidità del terreno, in particolare nel tratto superiore.
Dall’Alp de la Bedoleta (1813m) si sale verso SE sfruttando quanto possibile la radura, quindi ci si inoltra nella macchia di ontanelle (vi sono diversi varchi sfruttati dai cervi) e ci si alza faticosamente sin verso quota 2000m ca, dove traversando verso E il terreno torna più aperto e superato un piccolo rudere si raggiunge il torrente presso il punto 2008m; lo si guada facilmente e si rimonta la destra idrografica sfruttando le zone più aperte (come riferimento occorre aggirare in senso orario una roccia con tetto spiovente) guadagnando così quota lungo le nervature erbose sin verso 2150m ca, dove un ampio gradino erboso consente di traversare verso NW raggiungendo un promontorio panoramico su cui si trovano i resti di un minuscolo ricovero (Piancan, 2150m ca); senza percorso obbligato ci si alza per i ripidi pendii verso N, tra erba e gande, portandosi al di sotto del Piz Deserto: si risale uno degli erti canali di erba e roccette sino alla cresta E per cui, in breve, alla vetta del Piz Deserto (2505m – 2.30h).
Luglio 2017
riferimenti: