Testa di Frasso

Valsesia

foto: Testa di Frasso, da Balma di Fondo

La Testa di Frasso (Paradiso di Frassino sul catasto Rabbini) è un piccolo rilievo sulla cresta S del Monte Ventolaro. Mentre il fianco orientale è un anonimo pendio boscoso, il versante sudoccidentale precipita con diverse balze rocciose e conferisce un singolare aspetto alla sua sommità. Non raggiunto da alcuna traccia, per gli amanti del “fuori sentiero” è una facile meta, caratterizzata da boschi talora ripidi ma privi di punti esposti.

Testa di Frasso da Frasso

E' un anello su terreno perlopiù privo di traccia, che richiede capacità nell'individuare i passaggi migliori per aggirare alcune zone ripide


  • difficoltà: T4
  • tempo: 2h + 1.30h
  • dislivello: 700m
  • quota max: 1642m

Da Frasso (966m) si segue il sentiero ben segnato (231) che entra nel vallone della Comba di Frasso. Restando alto, il sentiero ne percorre la sinistra idrografica, e passati al piede delle pareti rocciose della Testa di Frasso si giunge al bivio indicato con l’Alpe Sella di Bedino: rimanendo sul sentiero della sinistra idrografica ci si alza molto ripidamente raggiungendo il rudere di Balma di Fondo (1460m), da dove si prosegue ancora brevemente lungo il sentiero; poco dopo quota 1500m si abbandonano i segnavia e senza traccia si piega a destra (E) traversando senza percorso obbligato il ripido fianco meridionale del Monte Ventolaro raggiungendo un costone (su cui la Cns indica due ruderi verso quota 1450m) oltre cui si apre un’ampio e scosceso vallone (Rio Sotto della Morta): da qui ci si alza verso un’evidente ed ampia cengia che, in testata al vallone, consente di raggiungere il filo del crestone SE del Monte Ventolaro verso quota 1600m ca.

Si segue il costone in discesa mantenendone il filo, con solo brevi e logici aggiramenti di alcuni rilievi rocciosi, sino alla depressione di quota 1600m ca oltre cui ci si alza alla sommità della Testa di Frasso (1643m – 2h).

Dalla Testa di Frasso ci si abbassa verso SE lungo il boscoso costone, definito a destra da un importante salto; verso quota 1500m ca si abbandona il costone e verso sinistra (E) ci si abbassa senza percorso obbligato, si supera una breve fascia rocciosa e si prosegue per il ripido pendio boscoso sino

alla radura dell’Alpe Gorei superiore (Pra d'Ovile, 1274m ca). Si prende la visibile traccia che verso destra (S) traversa in discesa nel bosco raggiungendo una seconda alpe (1200m ca). Da qui, sfruttando le radure, si prosegue la discesa e toccate le baite di Pra da Vaga (Pra d'Ovaga) si ritorna a Frasso (1.30h).

gennaio 2016