Dal piccolo nucleo di Cresta (1960 m), nei pressi della banca, un bel sentiero sale verso gli ampi prati ed entra nella valle chiamata Tali. La comoda traccia percorre in direzione est gli ampi pendii verso la bastionata del Tallihorn e del Piz Platta. Passate le pendici del singolare Wissberg, si raggiunge un bivio (circa 2500m) dove si lascia l’itinerario che prosegue al Talifurgga e si attraversa il torrente. Risalendo per dolci pendii erbosi verso sud est si giunge al bel lago superiore dei Bandseen (2650m – 2h). Da qui o rimontando il ripido prato sul fianco settentrionale o entrando nella valletta di rocce rotte dall’altra parte del lago e piegando poi a nord, si guadagna il pianoro superiore, una conca morenica disseminata di blocchi e rocce rotte. Il passo da raggiungere è tra il Talihorn e lo Jupperhorn e si chiama Bargglafurgga (forcola di Bercla): un ometto di pietra che si staglia nella spaccatura della sella lascia intuire la direzione da seguire. Non si punta subito alla sella ma si percorre verso nord il catino morenico e ci si porta in piano sotto la sua verticale. Da qui, seguendo una esile traccia, si sale ripidamente sulla pietraia verso il passo. Il terreno è instabile. poche decine di metri sotto la sella c’è da fare attenzione in quanto qualche placca rocciosa rende esposto il percorso ed il pietrame malfermo induce alla cautela. Raggiunta la sella Bargglafurgga (2917m) bisogna piegare verso nord e risalire con elementare e divertente arrampicata la cresta sud del Talihorn sino alla sommità (3164m – 3.5h). Dalla vetta occorre ridiscendere verso est la crestina orientale sino a toccare il ghiacciaio. Da qui con lunga traversata verso nord in leggera salita si corre parallelamente alla cresta che collega il Talihorn con le pendici ovest del Platta. Ci si dirige al punto di giunzione di tale cresta con il corpo piramidale del Piz Platta: da qui una traccia e degli ometti portano a risalire con lunga diagonale il fianco meridionale della montagna, sfruttando cenge e gradini rocciosi. Attenzione a non seguire gli invitanti canaletti che portano direttamente verso la cima: la roccia è degradata e i passaggi esposti! Seguendo quindi gli ometti si raggiunge la parte alta e da qui, piegando a sinistra, si sale fino all’ampia calotta sommitale e alla croce di vetta (3392m – 4.5/5h).
La discesa per l’itinerario di salita (3h).
agosto 2004