Sass Castel

Mesolcina

foto: le piodate del Sass Castel

Questo castello roccioso, dal nome quantomai descrittivo, si eleva severo ed isolato ed è tra le vette mesolcinesi meno frequentate. Le due cime gemelle, distanti quasi 1km l’una dall’altra, a mo’ di poderose torri chiudono questa dirupata fortezza ad oriente ed occidente; le pareti settentrionali precipitano con imponenti placconate sulle selvagge e solitarie Val di Rebolgin e d’Arbola, mentre verso sud gli scoscesi versanti scendono svelti sino al tranquillo Lago di Cama.

Sass Castel per la cresta N

Una via di salita per gli amanti dei luoghi selvaggi è quella descritta dal Brenna lungo la cresta N della cima NW: dopo il faticoso avvicinamento per la selvatica Valle di Rebolgin protetta da una spessa fascia di tenaci ontanelle, ci si porta sui luoghi alti e cavalcando l’arcuata linea di cresta, con diversi tratti molto aerei su facili rocce, si raggiunge la cima NW. La salita alla cima SE completa la “conquista” di questa roccaforte.

note:

- l’attraversamento del Rio de Rebolgin può essere impossibile qualora il torrente sia ingrossato

- dal Sass Castel il rientro più diretto verso l’Alp de Scimetta sarebbe atttraverso la Bocchetta della Cisterna, posta sul Fil de Gordasc: il percorso non è comunque semplice ed è da ricercare su entrambi i versanti.

  • difficoltà: T6
  • dislivello: 1700m
  • tempo: 8.30h
  • quota max: 2524m

Accesso stradale

Per la strada Rura-Montogn occorre l'autorizzazione di transito, rilasciata dalla cancelleria di Lostallo. Dalla centrale idroelettrica di Lostallo prende avvio la strada che giunge sino all'Alp de Montogn: la si segue sino all'Alp de Scimetta, dove si posteggia

Alp de Scimetta – Sass Castel cima NW (T6)

Dall’Alp de Scimetta (1355m) si segue il sentiero che verso S conduce a Cort Nev (1456m) e quindi all’Alp de Cisterna (1543m). La traccia si alza di pochi metri per poi traversare in piano dirigendosi verso la Costa della Pontada: verso i 1580m si traversa su di una cengia esposta ma senza difficoltà e, scavalcata la costa, si raggiunge il ramo destro idrografico del Rio de Rebolgin. Si attraversano le esposte placche dell’alveo roccioso (cordino metallico) portandosi sulla sinistra idrografica, quindi si risale sulle placche fin dove possibile, per poi entrare nella fitta macchia di ontanelle che faticosamente si risalgono. Si punta alla biforcazione del torrente (1632m), ci si porta nel costone tra i due rami e si prosegue la salita tra le ontanelle sfruttando ove possibile i corridoi degli animali. Oltre i 1900m si esce dalla boscaglia e per rododendri si continua a salire puntando all’ampia conca a S della cima 2369m, che si raggiunge salendo subito a destra di una piccola cascata (2100m ca). Dalla conca, verso NW, ci si porta per ripidi prati alla cresta W della cima 2369m: con giro in senso orario se ne percorre il filo (II°) raggiungendo un primo rilievo. Si prosegue per l’aereo filo traversando su lame rocciose, si raggiunge una paretina che si scala direttamente (II+), quindi si superano delle successive lame sfruttando delle strette e molto esposte cengette sul lato sinistro, al termine delle quali si raggiunge una sella subito ad W della vetta 2369m: la si raggiunge (o se ne traversa il facile pendio occidentale) portandosi così sulla cresta N della cima NW del Sass Castel (3h) in corrispondenza di un dolce dosso erboso.

Si prosegue per cresta con diversi saliscendi, superando alcune facili placche ed evitando i tratti più difficili poggiando sul fianco della Val d’Arbola. Si rimonta una ripida rampa erbosa (sempre sul fianco sinistro della cresta), quindi più sopra ci si sposta a destra (versante Val de Rebolgin) scavalcando una piodata da cui ci si abbassa con alcuni passi di II°. Si recupera il filo di cresta, si passa in un varco al di sotto una piccola pioda poggiata come architrave oltre cui si scalano in discesa pochi metri. Più avanti la cresta si impenna: ci si sposta quindi a destra (versante Val de Rebolgin) e per pendii detritici e placche ci si alza raggiungendo la cresta del Sass Castel orientata da Est ad Ovest. Non resta che seguirne il filo verso W, aggirando sul ripido ed erboso fianco della Val Cama le zone più difficili, e si tocca la cima NW del Sass Castel (2516m – 4h).


Sass Castel cima NW – Bocchetta de Cressim (T5)

Dalla cima NW si percorre a ritroso l’ultima parte della cresta, e restando sempre sul fianco della Val Cama (sentiero di animali) si prosegue verso SE abbassandosi. Verso quota 2400m ca ci si sposta a sinistra (N) portandosi sul versante della Val d’Arbola: si punta ad un canale detritico sovrastato da un torrione roccioso squadrato, ci si abbassa per il breve canale e si raggiungono le pietraia della Gagna Predon. Traversando verso destra per facili cenge ci si porta alla Bocchetta de Brion (2340m ca). Si risale la cresta verso SE lungo un sentiero di animali (versante Val Cama) rimanendo sempre prossimi alla cresta, che sopra diviene rocciosa: si scalano le facili piodate (o le si evita a destra abbassandosi per una stretta spaccatura) e con un ultimo strappo si raggiunge la cima SE del Sass Castel (2524m – 5h)

Dalla cima SE ci si abbassa verso SW per ripido pendio erboso per ca 50m, si traversa per terreno esposto alcune brevi placche per rimontare subito dopo ad un rilievo erboso sul filo di cresta. Da qui si riprende la discesa, rimanendo sempre prossimi al filo di cresta ma sfruttando i facili pendii verso la Val Cama, sino ad una zona di rocce rossastre dove si scavalca la cresta e, portatisi sul versante della Val d’Arbola, senza più difficoltà ci si abbassa ai dolcie pendii sotto la Bocchetta de Cressim (5.45h).


Bocchetta de Cressim – Alp de Scimetta (T3)

Si seguono i segnavia che scendono in Val d’Arbola, e traversato il circo de Cressim si supera per sentiero la cresta W del Pizzo Setaggiolo di Dentro, fino ad abbassarsi al vasto pianoro dell’Alp de Poz (1633m)

E’ anche possibile scendere più direttamente all’Alp de Poz: dal circo di Cressim si mantengono i segnavia sino a dove questi non piegano in direzione N, verso la cresta W del Pizzo Setaggiolo di Dentro; li si abbandona per portarsi, verso W, sul bordo del gradino roccioso che sostiene il circo. Si individua un largo canale (quasi una valletta) che scende regolare sino al pianoro dell’Alp de Poz: ci si abbassa, dapprima su scomodo pietrame poi per vegetazione, raggiungendo senza particolari difficoltà l’Alp de Poz.

Dall’Alp de Poz non resta che seguire il lungo sentiero che conduce all’Alpe de Val d’Arbola (1262m) da dove, seguendo verso sinistra la strada, ci si alza di 200m ritornando all’Alp de Scimetta (8.30h).

giugno 2015

album fotografico:

Sass Castel: per la cresta N - giu2015

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376485271296343441#6376484457505207218

Sass Castel: Via Johann Sebastian Bach - Zaza

riferimenti:

Guida delle Alpi Mesolcinesi: dallo Zapporthorn al Passo s. Jorio (Brenna - 1999)