Alta Burasca
Val Calanca
Val Calanca
foto: Alta Burasca (al centro) e Piz de Trescolmen (a dx)
Vista dalla Val Largè questa montagna mesolcinese appare abbastanza anonima: l’elegante versante settentrionale disegnato dalle caratteristiche piode inclinate non si immagina neppure. Anche il panorama, pur ampio, non è molto diverso da quello di una qualunque delle cime vicine. Ad attirare su questa vetta è il suo nome: insolito, originale, evocativo, che dipinge in due vocaboli, essenziali, l’aspetto più severo della Montagna, che induce al rispetto ricordando la violenza della natura e l’esilità dell’uomo che vi si confronta.
La salita si compierebbe anche in giornata per percorsi più diretti, ma avendo a disposizione due giorni merita bene il Sentiero Alpino, un’Alta Via mesolcinese che qui si affronta nel tratto più interessante, dal lago di Calvaresc a quello di Trescolmen. Si dorme al rifugio Ganan, un’essenziale e minuscolo bivacco nella solitaria e selvaggia val Ganan. In alternativa è possibile appoggiarsi al confortevole rifugio Buffalora (gestito).
Il percorso di salita alla cima non ha né segnavia né tracce: è quindi necessaria buona visibilità per muoversi nelle pietraie della parte alta. Tutti gli altri tratti sono evidenti e ben segnati.
Rinunciando alla vetta, è possibile compiere l’anello Rossa-Calvaresc-Trescolmen-Valbella in giornata in circa 10 ore.
Dal Rossa (1050 m) si sale verso la chiesa, quindi si piega a destra e seguendo i segnavia per il rifugio Buffalora ci si dirige nei prati a sud dell’abitato. Dopo un pezzo in falsopiano il sentiero si impenna e sale ripido, prima tra bassa vegetazione poi nel bosco. Con un lungo traverso quindi raggiunge la spianata erbosa delle baite di Calvaresc di Sotto (1837 m – 2h). Si lascia il sentiero che a destra conduce al rifugio Buffalora per prendere quello che passando a fianco della cascata porta alle baite di Calvaresc di Sopra (2131 m). In breve da qui si sale al bel lago di Calvaresc (2200 m – 3h). Si prosegue per il sentiero che rimonta ripido verso NW sino ad una vicina selletta oltre cui si lascia la Val d’Or per portarsi sui ripidi fianchi esposti verso la Val Calanca. Con diversi faticosi saliscendi si continua verso N sino a due grossi ometti oltre cui la vista si apre sull’ampia Val Ganan. Si percorre la sinistra idrografica della valle con lungo traverso per pietraie e nevai (presenti anche a stagione inoltrata), superando verso la fine un esposto canale (catene, spesso innevato). Oltrepassato il torrente alla testata della valle si raggiunge il rifugio Ganan (2375 m – 5h).
Dal rifugio si prosegue sulla destra idrografica della Val Ganan, uscendone con un ultimo strappo ripido per affacciarsi nuovamente sulla Val Calanca. Si prosegue verso N traversando i ripidi fianchi sino a raggiungere la comoda sella che accede alla Val Largè. Il sentiero piega quindi verso E e, trascurata la deviazione che scende all’alpe Largè, si prosegue con lungo traverso e saliscendi verso la testata della valle. L’ambiente è molto diverso dalla Val Ganan ed è ricco di vegetazione. Il lago di Trescolmen appare d’improvviso e lo si raggiunge con veloce discesa (2025 m – 3h dal rif Ganan). Dal lago ci si dirige a N verso la bella spianata dell'alpe Trescolmen sino ad incrociare il sentiero che sale a destra alla bocchetta di Trescolmen. Lo si segue e si raggiunge la bocchetta (2161 m – 3.30h dal rif Ganan).
Da qui si abbandona il sentiero segnato per risalire verso NNW per terrazzi erbosi e pietraie sino al piccolo lago di quota 2337 m. Si continua ancora verso NW lungo l’uniforme terrazzo detritico al piede della parete sud del Piz Trescolmen verso uno sperone di roccia ed erba, che verso quota 2450 m circa si aggira per un sentiero ben evidente che conduce nella conca alla base del Passo d’Alta Burasca Est (situato tra il Piz Trescolmen e l’Alta Burasca). Oltre lo sperone la traccia torna evanescente ma la direzione da seguire è evidente: superando o aggirando i vari gradini ci si alza verso N sino al passo d'Alta Burasca Est (2557 m – 5h dal rif Ganan). Dal passo si risale a sinistra per la facile e in parte erbosa cresta E dell’Alta Burasca sino alla vetta (2634 m – 5.30h dal rif Ganan).
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario (non scendere direttamente dal Passo d’Alta Burasca: c’è il risalto del gradino glaciale!) sino all'alpe di Trescolmen. Da qui si scende per l’evidente e segnato sentiero che percorre la Val Largè e, toccata la baita di Cascinot, giunge a Valbella(1340 m – 3h dalla vetta). Si segue la strada asfaltata che in 3 km circa riporta a Rossa (4h)
luglio 2004