Pizzo Larec

Val Varrone

foto: galaverna sui larici del Pizzo Larec

Tranquilla sommità erbosa posta sul crinale che separa l'alta Val Varrone dalla Val Fraina, il Pizzo Larec offre un buon panorama sulle cime che contornano Premana. Facilmente raggiungibile, sconta però un lungo e monotono avvicinamento ed una altrettanto banale salita: una interessante variante per gli amanti dei percorsi selvaggi è la sua cresta occidentale (Costa del Pizzo Cavallo), che seguendo un labirintico percorso di cacciatori consente di raggiungere la vetta con un itinerario articolato e vario.


Pizzo Larec per la Baita Mongodio e la Costa del Pizzo Cavallo

Il percorso, tortuoso nel tratto lungo la Costa del Pizzo Cavallo, si svolge su labili tracce con radi e vecchi segnavia, e sebbene non offra significativi ostacoli richiede capacità di orientamento e attitudine a muoversi su terreni impervi e faticosi. Consigliabile una mtb per percorrere la lunga strada chiusa al traffico che si inoltra nella Val Varrone.


  • difficoltà: T4+

  • dislivello: 1450m

  • quota max: 2152m

Dalla zona industriale di Premana (770m ca) si percorre la lunga strada sterrata sino al nucleo di Forno (1100m ca, 4km da Premana), da dove si sale per buon sentiero al pianoro di Zuk dal Forno (1260m ca); un visibile sentiero entra verso E nel bosco e con traverso ascendente raggiunge il largo ripiano di una carbonera (1350m ca) da cui, senza traccia evidente, si rimonta il vallone verso N sino al piede di una fascia rocciosa (1450m ca, segnavia): si piega a sinistra e scavalcata la nervatura si entra nel fianco sinistro idrografico di una dirupata valletta (Val del Pasel), e per labile traccia (alcuni segnavia) ci si alza sin verso quota 1500m per traversare l'alveo del rio portandosi quindi sulla destra idrografica, da dove sempre per labile traccia si rimonta la dorsale boscosa sino a sbucare sullo sperone dove si trovano i diruti resti della Baita Mongodio (1556m Igm).

Senza più traccia si rimonta il pendio boscoso, ripido ma facile, sino a guadagnare il filo del crinale (Costa del Pizzo Cavallo, 1630m ca) e seguendo i radi bolli rossi ci si sposta brevemente sul fianco sinistro (N) per riguadagnare il filo della costa verso quota 1700m, che si segue senza difficoltà sino al primo rilievo roccioso (1802m Ctr) delle Cime del Pizzo Cavallo: lo si aggira a destra traversando la testata di un ripido scivolo erboso (catene) quindi ci si riporta sul filo per aggirare successivamente dei piccoli denti rocciosi (1845.4m Ctr) a sinistra; ripreso il filo si passa da un caratteristico intaglio roccioso (1840m ca) e dopo un ulteriore spostamento sul fianco sinistro (1880m ca) si giunge alle spalle dell'ultimo rilievo (1901m Ctr), al piede della ripida dorsale finale: da qui, se si perdono i bolli, non resta che rimontare l'erto filo tra arbusti e larici sbucando infine alla croce del Pizzo Cavallo (2026m).

Si scende lungo la facile dorsale E sino alla massima depressione (1999.1m Ctr) da cui prende avvio la dorsale erbosa del Pizzo Larec: per traccia di animali la si risale, senza particolari difficoltà ma con attenzione per l'esposizione sul ripido fianco meridionale, sino alla vetta del Pizzo Larec (2152.1 Ctr).


Settembre 2006

Marzo 2022

album fotografico:

Baita Bottella, Pizzo Larec, Pizzo Cavallo, Costa del Pizzo Cavallo, Baita Mongodio - mar2022