Valle di Lodrino

Riviera

Una magnifica e profonda vallata, pochissimo frequentata e dagli scenari selvaggi e primordiali: profonde gole, torrenti tumultuosi, erte pareti granitiche, boschi lussureggianti.

La puntigliosa segnaletica svizzera è (fortunatamente) rimasta al di fuori di questa valle: i sentieri sono privi di indicazioni e se ben evidenti nella prima parte verso il fondovalle divengono evanescenti e a tratti scompaiono del tutto. Privi di difficoltà tecniche rilevanti, si snodano comunque in ambienti dall’orografia complessa, sfruttando sorprendenti cenge naturali a tratti straordinariamente aeree. Piede fermo e buone capacità di orientamento sono determinanti per risolvere i punti chiave nei pressi dell’Alpe Mercori.

anello Piansgeira - Alpe Bercogn

  • difficoltà: T4
  • dislivello: 900 m
  • tempo: 8.30 h per l'anello
  • quota max: 1400 m

Accesso stradale

Dall'uscita di Biasca si percorre la cantonale in direzione Bellinzona. Superato l'abitato di Iragna, nel nucleo di Rodaglio si prende la strada secondaria che sale sino a Legri, al termine della quale si posteggia.

Si prende il sentiero che dalla piazza di giro (580m) sale verso Lagua. Dopo pochi metri si raggiunge una radura dove si imbocca a sinistra la traccia che in falsopiano si addentra nella valle di Lodrino. Lungo panoramiche cenge la traccia conduce al ponte di quota 633m su di un orrido, superato il quale ci si inerpica ripidamente sino a quota 800m circa dove si abbandona la traccia in salita e si piega a destra (W) iniziando il lungo traverso che passando da Dureda (892m) prosegue verso SW per poi inoltrarsi nella valle di Drosina. Verso quota 1020m si lascia la traccia principale per seguira a destra un sentiero in discesa che conduce al ponte sul Riale di Drosina dove si cambia versante e si riprende a salire fino a raggiungere Piansgeira (1096m – 2h). Si prosegue in falsopiano verso il fondo della valle: la traccia è meno evidente ed attraversa numerosi solchi torrentizi. Si toccano progressivamente terreni più franosi, dove scoscendimenti e valanghe hanno cancellato nel tempo il sentiero: seguendo le flebili tracce (qualche rado bollo rosso), e con qualche pasaggio che richiede attenzione, si giunge verso quota 1240m al guado del torrente che giunge dall’Alpe del Venn. Superato il torrente, si guadagna facilmente la poggiata dorsale boscosa tra il rio appena traversato e il Riale Negheisc. Occorre scendere verso il Riale Negheisc (vi sono vecchi segnavia incisi sui tronchi degli alberi): la via è obbligata e si raggiunge il secondo guado di quota 1200m (4h).

Oltre il guado la traccia torna più evidente, ed inizia il lungo traverso ascendente che conduce all’Alpe Bercogn (1314m). Dalla baita si prende la traccia pianeggiante, si supera un tratto franato (scala in legno), e per cenge vertiginose si prosegue per l’evidente e sentiero.

Si raggiunge infine la dorsale orientale della cima Negros dove in prossimità di rustici riattati (1396m) si incrocia il sentiero segnato della capanna Alva. Lo si segue in discesa sino a Lagua (894m), lo si abbandona e si individua sull’estremità meridionale del gruppo di baite la traccia che scende verso la Valle di Lodrino. La si segue e si torna al punto di partenza (8.30h).

maggio 2012