Da Linescio (660 m) ci si abbassadi alcuni metri per superare su di un bel ponte il torrente, quindi, lasciata la deviazione di sinistra, si segue il bel sentiero che con belle scalinate raggiunge le Alpi Rotonda e Morella (1270 m – 2h). Attraversate con lunga diagonale in ascesa le radure, il sentiero entra nel bosco, da dove con pendenza meno forte compie un lungo mezzacosta sino a sbucare ai ruderi della Corte di Lago oltre cui, rimontato il breve dosso, si raggiunge la bella conca dellago Sascola (1740 m – 3.30h).
Si supera su di un ponticello l’emissario e ci si porta sulla sponda orientale del lago da dove si sale, per sentiero segnato, nella bassa vegetazione. Risalito uno stretto canale, il sentiero prosegue sino a toccare il terrazzo dell’Alpe delle Pecore, da dove con lunga diagonale risale l’ampia conca sino all’evidente bocchetta di Sascola (2135 m).
Dalla bocchetta si svalica seguendo per alcune decine di metri il sentiero che conduce alla capanna Alzasca: dove questo piega in discesa lo si abbandona e si continua su rade tracce di animali verso E senza perdere quota. Si aggira così alla base il primo risalto roccioso della cresta WNW del Pizzo Alzasca. Si prosegue sempre a mezzacosta sfuttando i sentierini di capre sino a portarsi sulla verticale dell’ampia sella della bocchetta di Cansgei: da qui si piega decisamente in salita e puntando al filo di cresta si risale il ripido pendio erboso, aggirando in modo logico le placche, sino a guadagnare la comoda cresta da dove, per sentierino, piegando verso E si raggiunge in breve la cima ovest del Pizzo Alzasca (2261 m – 5h).
Volendo raggiungere la cima est occorre percorrere l’arco di cresta che unisce le due cime e, superato qualche facile passaggio su roccette, ci si porta alla base della paretina finale. Si arrampica direttamente per blocchi e parete gradinata (4 metri circa di II° esposto) sino a guadagnare il piccolo terrazzo sommitale.
La discesa avviene velocemente lungo il versante del lago Sascola: dalla cima ovest si prosegue per la cresta WNW sino ad individuare una comoda ed ampia rampa inclinata che verso destra permette si abbassarsi agevolmente per terrazzi erbosi e pietraie. Si riguadagna così il sentiero di salita e, ripassando dall’Alpe delle Pecore, si torna al lago di Sascola.
Dalla Corte del lago si lascia il sentiero di arrivo per imboccare la traccia segnata che verso destra scende nel bel bosco di larici sino a raggiungere la baite basse di Morella in corrispondenza di un quadrivio: si prosegue dritti in discesa verso Cevio, su di un sentiero incredibilmente lastricato con enormi piode, raggiungendo così le baite di Morella di sotto (950 m), da dove si piega a sinistra (sempre con indicazioni) verso Linescio. Un successsivo bivio alle baite di Faido conduce ancora verso sinistra e, in discesa, al ponte oltre cui si risale a Linescio (3h dalla vetta).
settembre 2006