Pizzo di Prata - valli meridionali

Valchiavenna

   Dal Pizzo di Prata (o Monte Falfarico sulle antiche mappe) scende verso sud una lunga cresta che divide la Piana di Chiavenna dalla Val Codera. La cresta, lunga una decina di km, scende sul versante di Chiavenna con dirupati fianchi da cui dipartono tormentate e selvagge valli: i torrenti che le percorrono, subdolamente placidi, le hanno profondamente incise disegnando un territorio dove dominano pareti rocciose e ripidi crinali. Rari e preziosi i pochi lembi di terra pianeggianti, posti perlopiù sulle brevi interruzioni delle precipiti costole boscose: il nome stesso della Valle Lobbia, il cuore di questo territorio, deriva da “loggia”, ovvero ballatoio, e ben descrive le peculiarità di questi luoghi.

   Un ambiente quindi che, per quanto vasto, fu da sempre poco favorevole alla pastorizia; eppure i tempi di fame spinsero i pastori a costruire baite e ricoveri in luoghi tanto avari quanto difficili: si trattava perlopiù di miseri abituri dove con gli animali si stazionava al principio della primavera in attesa di poter tornare ai vasti pascoli della Val Codera, dove l’inverno insisteva più a lungo e la neve permaneva durevolmente. La decadenza della pastorizia, iniziata verso l'inizio del secolo scorso, portò all'abbandono di questi difficili ambienti che rimasero per qualche decennio ancora sfruttati per il legname: i boschi furono intessuti da teleferiche che convogliavano al piano i grossi tronchi che i boscaioli (burelèe) tagliavano sui pericolosi pendii, ed oggi non è affatto raro ritrovare vecchi fili a sbalzo atterrati su pietraie e canali. Conclusa anche la stagione del legname le valli vennero definitivamente abbandonate ed oggi alpeggi, cime e bocchette sono ad esclusivo appannaggio dei cacciatori.

  Entrare in questi ambienti non è alla portata di tutti: l’assenza di indicazioni, i sentieri poco visibili o del tutto scomparsi, il terreno difficile e sovente pericoloso, il forte isolamento, rendono queste valli riservate a chi è già incline a questo genere di ambienti e dotato di esperienza di luoghi senza sentiero.


Indice per categoria:

pdp_vm dbt map 20240417.pdf

indice itinerari

01- Avedèe da Novate Mezzola

02- Avedèe da Montagnola

03- Montagnola da Novate Mezzola

04- Montagnola da Riva

05- Montagnola da Basone

06- Motta dei Corvi da Basone

07- Alpe Motta di Sopra da Avedèe

08- Alpe Motta di Sopra dall'Alpe Motta

09- Alpe Motta di Sopra dall'Alpe Motta (per il vallone occidentale)

10- Dos di Vach da Montagnola per il sentiero di carico

11- Dos di Vach da Montagnola per la Cava della Derta

12- Alpe Valà de la Cresta da Motta dei Corvi

13- Baraca del Pòles dall'Alpe Valà de la Cresta

14- Bocchetta di Valfùbia da Avedèe

15- Bocchetta di Valfùbia dal Dos di Vach

16- Bocchetta di Valfùbia da Codera

17- Vol del Prà dalla Val Codera

18- Vol del Prà dall'Alpe Valà de la Cresta

19- Bocchetta di Tripartusa dall'Alpe Valà de la Cresta

20- Bocchetta di Sas Olt dalla Val Codera

21- Pizzo di Prata dalla Croce di Matra

22- Bocchetta di Val Pisarota da Motta dei Corvi

23- Bocchetta di Val Pisarota dall'Alpe Valà de la Cresta

24- Motta d'Avedèe dalle Alpi Motta d'Avedèe

25- Motta d'Avedèe dalla Bocchetta di Valfùbia

26- Motta de Marz dal Dos di Vach

27- Motta Alta dal Vol del Prà

28- Piz Tripartusa dalla Bocchetta di Tripartusa

29- Piz Tripartusa dalla Bocchetta di Sas Olt

30- Motta Piana dalla Bocchetta di Val Pisarota

31- traverso Val Trebecca - Valascia

32- Cima di Scarp per la Schena di Scarp

33- discesa in Val Forcella di Trebecca

34- Sasso dell'Orla per il Fil del Caslàsc

35- Bedugn per il Valàa

36- Bedugn per la Val del Busnèll

37- Mottali dal Torrente Lobbia

38- Schena dei Tiun da Mottali

39- Schena dei Tiun dalla Sella del Briz

40- Motta dell'Orso da San Cassiano

41- Motta dell'Orso da Porettina

42- Motta di Branca da Somaggia

43- Mottali da  Ent la Roar per il sentiero di carico

44- Mottali da  Ent la Roar per il sentiero del traverso

45- Alpe Palada da Mottali

46- Al Monte da Porettina

47- Al Monte da Motta dell'Orso

48- Corte di Sopra da Saline

49- Ent la Roar da Motta di Branca

50- Bocchetta di Mottali da Somaggia per il Travers Lungh

51- Sella di Sparavera da Al Monte

52- Sella dei Tri Zücch dalla Sella di Sparavera

53- Sella dei Tri Zücch da Saline

54- Passo della Porta dalla Sella dei Tri Zücch per il sentiero della rusca

55- Bocchetta di Val Pisarota da Ent la Roar

56- Sasso dell'Orla per la crestina NE

57- Sas Canin da Al Monte per il Sas Canin

58- Sas Canin da Motta dell'Orso

59- Corno di Piodalancia dalla Sella di Sparavera

60- Corno di Piodalancia dalla Bocchetta di Mottali

61- Cima Lavina da Corte di Sopra

62- Cima Lavina dalla Bocchetta di Val Pisarota

63- Sella del Briz dall'Alpetto del Valàa

64- Alpe Palada da Ent la Roar per il Torrente Lobbia

65- Sella del Briz dalla Cima di Scarp

66- Alpe Matra dalla Croce di Matra

67- Passo della Porta dall'Alpe Matra

68- Monte Matra dalla Croce di Matra

69- Sella di Sparavera dalla Val Lobbia

70- Forcella dalla Val Forcella di Lobbia

Foto con toponimi:

Mappa toponimi locali:

realizzata da Bruno Mazzoleni

Riferimenti:

   La cartografia è scarna e sovente imprecisa: i toponimi della Igm risultano perlopiù attribuiti arbitrariamente e sovente non hanno corrispondenza con la toponimia locale. Nelle relazioni che seguono si sono utilizzati i toponimi utilizzati localmente (laddove sia stato possibile reperirli da libri o in sito) affiancati alla nomenclatura riportata sulle mappe catastali (consultabili sul geoportale della Provincia di Sondrio). Per i punti rilevanti senza nome si è di seguito attribuito arbitrariamente il toponimo provvisorio, indicato con [tp], in attesa di reperirne l’identificativo locale. Per le quote si è fatto riferimento alla Carta Tecnica Regionale, di pessima fattura grafica ma dall'altimetria più affidabile.

   I pochi libri da cui reperire scarne informazioni per queste valli sono:

- Guida dei Monti d'Italia: Alpi Retiche Occidentali (Brasca – 1915): la regione Codera-Ratti, curata da Guido Silvestri, all'epoca era in buona parte ancora da esplorare; oltre le vette principali della regione non furono quindi riportate informazioni degne di nota se non le sommarie impressioni di valli anguste e dirupatissime, anticipando lo scarso interesse che verrà riservato anche dal Bonacossa per questi ambienti

- Guida dei Monti d'Italia: Masino - Bregaglia - Disgrazia, vol I (Bonacossa, Rossi – 1977): riedizione della guida del 1936, di cui fu ristampata senza modifiche la parte attinente queste valli; risulta superficiale e poco utile in quanto il Bonacossa, poco amante di questi ambienti, affrontò questo settore con fretta e fastidio, verosimilmente riportando descrizioni non verificate personalmente.

- Val Codera, montagna per tutte le stagioni (Associazione Amici Val Codera – 1997): curato e ben fatto, raccoglie preziose note storiche ed alcuni itinerari; rimane però limitato al bacino della Val Codera, occupandosi solo marginalmente della Val Spiligolt.

- Itinerari mineralogici in Val Codera (Mazzoleni, Ghizzoni – 2005): libro di ottima fattura, è il trattato più completo di questa zona ed è corredato da molte fotografie. Riporta diversi toponimi locali descrivendo anche interessanti itinerari. Purtroppo anch'esso affronta solo sommariamente le valli meridionali del Pizzo di Prata, e non è scevro da errori sui toponimi.


   Altre informazioni sono state estratte da:

- I principali toponimi in Valtellina e Val Chiavenna (Renzo Sertoli Salis – 1955)

- Inventario dei Toponimi: Samolaco (Del Giorgio, Paggi – 1996)

- Estimi di Valchiavenna (Salice – 1967)

- Prata Camportaccio dalle origini ad oggi (Salice – 1977)

- Samolaco ieri e oggi (Del Giorgio - 1997)

- Prata Camportaccio : appunti di storia e vita sociale (Falcinella - 1999)

- Bollettino del Centro Studi Storici Valchiavennaschi n 54

- Archivio di Stato di Milano: Ufficio tecnico erariale - UTE di Milano, Mappe catastali


  La rivista Le Montagne Divertenti  ha dedicato alcuni articoli a queste zone con brevi ma utili approfondimenti storici e toponomastici:

n 20 - primavera 2012: Dov'è l'alpe Sparavera?

n 51 - inverno 2019: Mottàli e Baràca del Pòles

n 52 - primavera 2020: Attorno ad Avedèe e munt Quader

n 67 - inverno 2023: Nel labirinto della val Lobbia



album fotografici:

Motto d'Avedèe: da Avedèe - mag2014

Motto d'Avedèe: dal Dòs di Vach - nov2014

Bocchetta di Sas Olt: dalla Val Codera - nov2014

Alpe Valà de la Cresta: da Motta dei Corvi - dic2014

croce di ferro della Val Pisarota - ott2015

Motta Alta da Vol del Prà - dic2015

al Monte: da Motta dell'Orso - dic2015

Alpe Palada: da Mottali - dic2016

Motta Piana: traversata dalla Val Pisarota alla Val Lobbia - mar2017

Baraca del Pòles: da Motta dei Corvi - mar2017

Filo di Piodalancia: da Mottali - apr2017

Sas Canin: da al Monte - giu2017

Sentiero della rusca - ott2017

Bocchetta di Mottali da Somaggia per il Travers Lungh - dic2019 

traverso Val Trebecca e Valascia - mag2020

Cima di Scarp, Filo di Piodalancia, Val Forcella di Trebecca - mag2020

Fil del Caslàsc  - mag2020

Val del Busnèll, Bedügn, Valaa, Fil del Caslàsc - giu2020

Schena dei Tiun da Mottali - ott2020

Schena dei Tiun dalla Sella del Briz - mag2021

Filo di Piodalancia: da Mottali - ott2021

Monte Matra e Alpe Matra - ott2021

Val d'Ambiez, Al Monte, Motta dell'Orso, Caurghiètt - mar2022

Alpe Palada da Mottali - nov2023

Sella di Sparavera dalla Val Lobbia - nov2023

Val Lobbia, Forcella, Piodalancia - apr2024

altri report:

in Val Lobbia - Stefano Roverato

Motta Piana - Il Punti 90