Badile

Valmasino

foto: in vetta alla Punta Sertori, alle spalle il Badile (Beno - LeMontagneDivertenti)

   Montagna simbolo delle Alpi Retiche, per la sua figura - ed ancor più per la sua storia alpinistica - è tra le cime più note dell'arco alpino. Protagonista dell'alpinismo eroico del secolo scorso, ancora oggi richiama frotte di scalatori che per pareti e spigoli ne raggiungono la lunga e distesa corona di vetta. 

   Di seguito se ne propone la salita per la lunga ed arcuata cresta sudorientale, cresta che dalle gande s'impenna dapprima nell'ardita Punta Sertori, per riprendere, dopo una breve ricaduta, lo spigolo che irto di denti culmina nella merlatura sommitale.

   La Punta Sertori - che sarebbe già una meta a sé stante assai gratificante - è una vetta bifida, dei cui due denti il maggiore è quello più orientale (raramente salito). Porta il nome del glorioso Bortolo Sertori che, come era aduso nelle sue scalate, ne conquistò la vetta a piedi nudi in una coraggiosa traversata lungo la parete SE del Badile. La salita qui descritta percorre invece la via Marimonti, aperta nel 1923 (Marimonti - Contini) e si svolge lungo la cresta S, molto varia e di ottima roccia. La traversata al Badile ne è il naturale completamento. 

   La discesa avviene per la via normale del Badile (I e II ed alcuni tratti che è consigliabile superare in corda doppia), che tortuosa e labirintica non viene qui descritta.

Punta Sertori per lo spigolo S - via Marimonti

   Via di stampo classico su ottima roccia e con tratti alquanto aerei. Il percorso, che segue le debolezze dello spigolo, è tortuoso e non sempre intuibile e richiede esperienza per essere individuato; sono presenti alcuni chiodi e qualche spit, ma in gran parte la via deve essere attrezzata; la roccia è facilmente proteggibile, ma alcuni tratti obbligano a protezioni lunghe. Per la salita è sufficiente una corda da 60m, ma se si scende dalla Punta Sertori in doppia sfruttando le calate attrezzate occorrono due corde da 60m. L'alternativa è la discesa lungo le sottili ed espostissime cenge erbose della parete sottostante la cresta NW della Punta Sertori (è la parete concava al di sotto della depressione tra la Punta Sertori ed il Badile, lato Valmasino) che richiede una calata da 30m sullo zoccolo roccioso finale (non verificato). Necessari friends (una mezza dozzina di misure medio-piccole), fettucce e cordini.



   Dal rifugio Gianetti ( 2534m) si aggira a N il caratteristico spuntone della Punta Enrichetta (2868m) da cui si traversa il vasto pendio di placche e,  perdendo leggermente quota, ci si porta al piede della cresta S della Punta Sertori.

   L'attacco della via (2800m ca - 1h dal Rif. Gianetti) si trova sul fianco SW delle placche basali da cui emerge la cresta: è il secondo camino da sinistra (è centrale tra uno più erto a sx ed uno molto più ampio a dx). Si risale il camino sino ad un masso incastrato (IV), lo si supera e dopo una decina di metri si giunge su un terrazzo sul fianco W della cresta; si segue un sistema di cenge e placche (II e III) sino al traverso (non facilmente intuibile) che a destra conduce ad un facile gradino roccioso scalato il quale si guadagna il filo dello spigolo. Si traversa a dx del filo (facile ma esposto) sino ad una selletta da cui si procede per lo spigolo ben fessurato, e dopo un aereo spostamento a sx in corrispondenza di un salto arancione (IV) si raggiunge la base della prima cuspide Ferrario: per cengia si traversa a destra sino ad un canalino che si risale (III) e con un traverso in placca (IV, poco proteggibile) si riguadagna il filo subito sopra la prima cuspide. Ci si affaccia sul vuoto della parete W, e scalando la compatta schiena rocciosa si sbuca sulla stretta sommità della seconda cuspide, da cui ci di abbassa sfruttando le lame dell'aereo filo (III+) sino ad un comodo terrazzo di blocchi. Ci si sposta ancora a destra e per una stretta cengia-rampa rocciosa si traversa in ascesa verso l'enorme diedro giallo della parete S della cima, per piegare quindi a sinistra e per ripide placche (IV, poco proteggibile) si ritorna sul filo nella sella a monte della terza cuspide (ometto - da qui passa la linea di calate). Si supera un breve ma ostico risalto verticale con fessura (IV+, vecchio chiodo) da cui, per l'erto ma più facile spigolo, si giunge alla cima occidentale della Punta Sertori (3192m - 5.30h), con statua della Madonna.

   La cima orientale, più alta di pochi metri, si raggiunge aggirandola da dx (S) dapprima smontando da una placca (III), quindi risalendo un camino, una placca fessurata ed uno spigolo molto esposto non proteggibile (III - 15min dalla cima occidentale). 


luglio 2023

Badile dalla Punta Sertori per lo spigolo ESE

   Il filo della cresta tra la Punta Sertori e la vetta del Badile non è percorribile: occorre allontanarsene lungamente nella parte iniziale per recuperarla dopo il punto di massima depressione da cui, aggirando tortuosamente i numerosi spuntoni, la si scala per blocchi e placche. Anche in questo caso, ancor più che per la Marimonti, occorre intuito ed esperienza per seguire il percorso più semplice tra le numerose possibilità.


   Dalla Punta Sertori con due calate da 30m ci si porta sulle cenge erbose della parete SW, quindi con percorso delicato e fortemente esposto si traversa perdendo quota ed allontanandosi dal filo della cresta. Appena possibile si punta alla massima depressione tra lo spigolo ESE del Badile e la cresta NW della Punta Sertori, e scalando le rocce del fianco sinistro (II) si giunge sulla cresta spartiacque. Una cengia consente di spostarsi sul fianco della Val Bondasca, da cui si giunge al di sotto di un caratteristico obelisco inclinato; lo si aggira a destra in senso antiorario dapprima per blocchi, quindi per placche e fessure (III e IV) riguadagnando brevemente il sottile spigolo, da cui nuovamente a sinistra si perdono pochi metri su cengia rocciosa per attaccare le ultime placche che, fessurate (IV), conducono sul largo terrazzo detritico nella parte più orientale del corpo sommitale. Non resta che procedere lungo la poggiata cresta, e con un paio di passaggi tra blocchi e spuntoni (II+) si giunge in vetta al Badile (3309m - 2.15h dalla Punta Sertori).


luglio 2023

album fotografico:

Punta Sertori e Badile - lug2023

riferimenti: