Pizzo d'Emet

Valchiavenna

foto: lungo la cresta E del Pizzo d'Emet

Il Pizzo d'Emet, o Piz Timun, è una cima abbastanza classica e frequentata: isolata e massiccia, offre un ottimo panorama ed il fascino delle vette oltre i 3000m. Di seguito si descrive un ampio anello che porta in vetta dal poco frequentato versante settentrionale, risalendo su quanto resta del Glatscher da Niemet, scendendo poi dalla semplice via normale della cresta S lungo la quale si scalano facili blocchi.

Pizzo d'Emet dal versante N e per la cresta E

E' un percorso da effettuare ad inizio della stagione estiva, quando gli instabili pendii di pietrame del Glatscher da Niemet sono ricoperti da un consolidato manto nevoso. Occorrono picozza e ramponi, in particolare nella salita al Colletta dell'Altare dove le pendenze raggiungono i 40°.


  • difficoltà: F+
  • dislivello: 1300m
  • tempo: 4h + 3h
  • quota max: 3212m

Da Suretta (1906m) ci si alza per la strada di cava, tagliando alcuni tornanti, sino all'inizio del sentiero segnato che in piano traversa sino al rif Bertacchi. Poco prima di giungere al rifugio si piega verso E e ci si porta all'ampia sella del Pass da Niemet (2295m – 2h). Ci si alza verso E lungo il sentiero segnato per un centinaio di metri, quindi si abbandonano i bolli e ci si porta su vasti e dolci pendii nordoccidentali del Pizzo d'Emet. Traversando per pianori e brevi nervature si prosegue verso E sino a superare facilmente il piede della cresta N del Pizzo d'Emet (2800m ca) entrando nel bacino del Glatscher da Niemet: si piega verso S e su pendenze progressivamente più sostenute (40° nel tratto finale) si raggiunge la larga sella del Colletto dell'Altare (3115m – 3,30h). Dal Colletto ci si dirige verso W, scalando (non verificato) o aggirando sul versante del Glatscher da Niemet un primo tozzo rilievo roccioso, superato il quale si segue il filo spartiacque e per roccette si giunge alla vetta (3212m – 4h).

Dalla vetta si percorre la cresta SW, dapprima percorrendone il filo per facili blocchi (un piccolo ma aereo intaglio si risolve con un breve salto o con un facile ma delicato passo in discesa), quindi ci si sposta logicamente sul fianco orientale della cresta su terreno detritico, mantenendosi sempre prossimi al filo di cresta. Si prosegue seguendo le rade tracce, quindi dove terminano i blocchi si riguadagna la cresta e su terreno più agevole ci si abbassa sin verso quota 2950m ca in corrispondenza di un'ampia sella posta subito a N della quota 3024m, dove si abbandona la cresta e per gli ampi pendii di ganda ci si abbassa sino ad intercettare i segnavia verso quota 2700m ca che si seguono verso NW sino al Pass da Niemet, da dove si rientra per il percorso di andata (3h).

giugno 2015

altri report:

https://picasaweb.google.com/110460079672379492177/6376484489160299649#6376484487264537074

Traversata del Pizzo di Emet - Stefano Roverato

riferimenti:

Guida dei Monti d'Italia: Mesolcina - Spluga - Monti dell'Alto Lario (Gogna, Recalcati -1999)