Gronde del Romatto

Val Brembana

foto: Passo del Romatto

   Le Gronde del Romatto sono una selvaggia cresta sulla destra idrografica della Val Stabina (più nota come Val Torta), e separano la Valle di Ancogno dalla Valle di Cassiglio. Nomi che a ben pochi diranno qualcosa: un'appannata notorietà potrebbe reclamarla la Val Torta quale stazione sciistica, ma al di là di ciò la zona vede ben pochi forestieri nel corso dell'anno. Ambienti aspri e selvaggi ed una rete sentieristica praticamente assente invitano poco gli escursionisti a spingersi in questo territorio, invero abbandonato anche dai suoi abitanti incuranti da decenni - parrebbe - dei percorsi che, riportati sulle vecchie mappe, lo attraversavano destreggiandosi nella tortuosa morfologia segnata da vallecole, crinali, rigole, nervature, pareti tarlate da fori e grotte. E pinnacoli: non v'è cresta che non abbia la sua dentatura di torrioni e spuntoni, taluni solidi, talaltri cascanti, ma sempre, tutti, ben poco inclini nel farsi salire. 

   Le Gronde del Romatto appartengono a quest'architettura gotica, e le Igm indicano un sentiero che le attraversa valicando un'anonima sella (qui nominata Passo del Romatto, ignorandone il toponimo locale) dominata da un singolare torrione calcareo, una colonna d'Ercole piantata nel mezzo d'un mondo già ben oltre i confini della civiltà. Il passo, ancora timidamente battuto dal versante orientale, è del tutto abbandonato dal suo versante occidentale, difeso da un'orografia movimentata e difficile, dove sull'intero percorso non si trova più alcuna traccia umana. La salita da Cassiglio, ma ancor più da Ancogno, sono percorsi riservati a chi ama immergersi nella più completa solitudine di ambienti primordiali.

Passo del Romatto dalla Valle di Cassiglio

L'accesso al Passo dal versante E è quello più semplice:  sebbene del tutto privo di indicazioni, il sentiero che sale da Cassiglio è logico e nel complesso lineare, in quanto segue la regolare sinistra idrografica del vallone che dal Passo scende verso la Valle di Cassiglio. Occorre comunque buon orientamento ed attitudine a questi ambienti, in quanto la traccia, pur evidente nella parte bassa, man mano svanisce e conduce a traversare pendii molto ripidi. Dal Passo è meritevole risalire il rilievo posto subito a N (1504m Igm) da cui si gode di un'ampia visuale.


Da Cassiglio (600m) si supera il ponte sulla Stabina e dal gruppo di case (Pendeggia) ci si alza sul promontorio soprastante il fiume; per un sentiero (non indicato) si traversa a SW e ci si alza con risvolti portandosi sopra la diga. Ad un bivo si prende a dx e su traccia non sempre evidente ci si alza ai ruderi delle baite Soglia (896m Igm). Ci si alza verso NW ad una stretta dorsale, dove il sentiero prosegue per alcuni metri lungo il filo per poi deviare a dx sul fianco N; con un traverso in quota (900-950m) si taglia il ripido pendio, e superata una selletta affiancata da un roccione si prosegue sempre in quota lungo una comoda cengia precipite sulla forra, sempre ben camminabile e con buona traccia. La cengia sfuma nell'ampio pendio e si prosegue su traccia sempre meno evidente rimanendo paralleli ed alti rispetto alla forra, sino ad una vasta faggeta dove toccato il ripiano di una carbonera (1150m ca) si sale aggirando a sx un grosso roccione: da qui ci si porta verso l'ormai vicino impluvio della forra che si raggiunge dove rimane serrata in una strettoia tra pareti (1210m ca), oltre cui il canalone torna ad allargarsi e, senza traccia obbligata, si risale sino a raggiungere la stretta depressione del Passo del Romatto (1450m ca - 2.30h)


novembre 2023

Passo del Romatto dalla Valle di Ancogno

E' un percorso riservato ad esperti (ed appassionati) di terreni complessi e senza traccia. La Igm indica un sentiero (in parte classificato come "difficile") che dal caotico versante della Valle di Ancogno risaliva per dorsali e vallecole sino al punto di valico. Di quel sentiero non rimane alcunché, ed in vari tratti quanto indicato su Igm è fuorviante. Con intuito è comunque possibile ripercorrere questo articolato ed intricato versante sino al Passo di Romatto, che si rivela solo negli ultimi metri una volta giunti su di una selletta secondaria. Quanto di seguito descritto rimane molto sommario per via della complessità del territorio, ed in alcuni tratti potrebbe non ricalcare il percorso migliore. Le difficoltà di orientamento sono importanti, le difficoltà tecniche sono dovute principalmente alla ripidità del terreno in alcuni punti.


Dalle Baite Ancogno (755m), raggiunte da una strada forestale, senza traccia ci si porta verso E e, in quota, si traversa il solco della Valle d'Ancogno dalla cui destra idrografica si prosegue, rimanendo quanto possibile in quota, verso E parallelamente al solco del Torrente Stabina tagliando gli scoscesi fianchi che scendono al torrente; si supera un successivo solco torrentizio e sempre su terreno scomodo e senza traccia ci si porta sulla dorsale dove la Igm indica il sentiero: la si risale per il filo sin verso quota 980m ca dove un roccione costringe ad abbandonarlo ed a spostarsi a sx (E) lungo una traccia di animali; ci si porta nell'impluvio di una vallecola e, lasciata la traccia che prosegue in quota al piede di una cintura rocciosa, si risale la vallecola sino a dove termina contro delle pareti rocciose (1050m ca): si piega a dx (W) e ci si riporta sulla dorsale precedentemente abbandonata; la si risale brevemente, per deviare nuovamente a sx (E) e per tracce di animali ci si porta al di sopra delle pareti rocciose e quindi, sempre verso ESE, si rimonta il ripido bosco mantenendo la direzione indicata dal sentiero Igm. Si giunge al piede di un selvaggio crestone (1280m ca) in corrispondenza dello sbocco di un canaletto roccioso: dal piede del canaletto si piega nettamente a dx (SW) e seguendo una labile traccia di selvatici si traversa per una stretta ed esposta cengia sino a raggiungere la faggeta di un ampio canalone (forse è raggiungibile anche dal basso deviando nel punto opportuno senza portarsi al canaletto roccioso). Ci si alza per il canalone e spostandosi verso sx si giunge ad una comoda selletta posta sul filo del selvaggio crestone: da qui appare evidente il caratteristico intaglio del Passo: ci si abbassa di alcuni metri verso SE, si traversa il ripido bosco e con un ultimo strappo sci si alza al Passo del Romatto (1450m ca - 3h).


novembre 2023

album fotografico:

Passo del Romatto in traversata - nov2023

altri report:

Gronde del Romatto - MNR Vision